Friuli Venezia Giulia

Occuparono parcheggio per 60 migranti, Tribunale non procede

A Pordenone contro attivisti. Rete, solidarietà non è illecita

Redazione Ansa

(ANSA) - TRIESTE, 10 NOV - Il Tribunale di Pordenone ha deciso il non luogo a procedere nei confronti di tre attiviste della Rete Solidale e di nove richiedenti asilo rinviati a giudizio "per aver occupato nell'inverno 2017 un parcheggio cittadino e aver dato riparo, cibo, coperte, a più di 60 migranti, rimasti esclusi dall'accoglienza". Lo rende noto la Rete Diritti accoglienza solidarietà internazionale del Friuli Venezia Giulia.
    "Leggeremo le motivazioni dell'importante sentenza - commentano i volontari - che riconosce come non sia possibile lasciare all'addiaccio, in una situazione di marginalità e dimenticanza, degli esseri umani. È evidente che essa dimostri l'assoluta pretestuosità delle accuse rivolte agli imputati. Se l'obiettivo iniziale dei giudici inquirenti era dimostrare l'illiceità della solidarietà umana, o peggio intimidire le persone che assumono responsabilità individuali verso chiunque si trovi in condizioni di bisogno, in assenza di iniziative istituzionali dovute, questo intento è fallito".
    La Rete fa quindi riferimento alla mobilitazione della società civile: stamattina davanti al Tribunale si sono riunite un centinaio di persone, che con coperte e cartelli hanno testimoniato "come parti diverse ed eterogenee della città si siano sempre espresse a favore dell'accoglienza, partecipando a campagne di raccolta viveri e generi di conforto, anche ospitando in sedi di partiti e associazioni o in case private, per alcune notti, i migranti". (ANSA).
   

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