(ANSA) - TRIESTE, 09 SET - "Una volta che avremo compreso
bene il movente, ci sarà anche la preoccupazione di capire se vi
sia la volontà di appianare le divergenze per evitare il
ripetersi delle spedizioni punitive". Lo ha riferito il
procuratore capo di Trieste Antonio De Nicolo.
Le indagini sulla sparatoria di sabato mattina in centro a
Trieste proseguono accreditando ancora una volta i due moventi
già ipotizzati nei giorni scorsi, congiunti o in alternativa,
dell'appalto edile conteso e delle questioni sentimentali.
L'obiettivo del Procuratore capo è molto chiaro: "L'attività
investigativa prosegue fino a che non avremo identificato tutti
i soggetti coinvolti e trovato le armi".
Intanto, sono ancora in carcere i due indagati nei cui
confronti il gip del tribunale del capoluogo Giuliano ha
disposto la misura cautelare degli arresti domiciliari. Si
attende, infatti, il braccialetto elettronico per dare seguito
al provvedimento del gip.
Nei prossimi giorni la Procura, come già annunciato dal
Procuratore capo Antonio De Nicolo, presenterà impugnazione
contro la decisione depositando un ricorso al Tribunale del
Riesame di Trieste. (ANSA).
Sparatoria centro Trieste: De Nicolo, evitare nuove azioni
Manca braccialetto elettronico, i 2 scarcerati ancora in cella