Friuli Venezia Giulia

Cultura: Cappello(Cepell), digitale aumenta diffusione libri

Per nativi un volume è opera aperta, da completare, modificare

Redazione Ansa

(ANSA) - BRESCIA, 17 LUG - "Abbiamo fatto i conti con il mondo digitale e possiamo dire che non si è dimostrato il mortale nemico del libro, anzi, in senso lato è stato uno strumento che ha incrementato la diffusione del libro e della lettura". Per mondo digitale Angelo Piero Cappello, Direttore del Centro per il libro e la lettura, intende gli strumenti che consentono di "montare e smontare un testo, individuare con google maps i luoghi del romanzo, interloquire con i personaggi, che hanno un profilo sui social". Insomma, "quegli strumenti che i ragazzi conoscono bene e attraverso i quali si mantiene vivo il piacere della lettura". E' per questo che una serie di testi classici saranno ripubblicati, corredati dai risultati di una indagine sulla promozione interdisciplinare della lettura.
    Cappello lo ha annunciato al convegno "Il Piacere: tra ermeneutica e digital studies", al Vittoriale.
    All'incontro, il più celebre romanzo dannunziano è stato appunto messo sotto la lente degli algoritmi nel tentativo di stabilire se fosse possibile applicare formule e metodologie matematiche per offrire ulteriori livelli di leggibilità di un testo letterario. Sarà proprio Il Piacere il primo romanzo a essere ripubblicato (con la Bur) curato dallo stesso Cappello.
    Poi sarà la volta dei Promessi sposi, dei Malavoglia e di Mastro don Gesualdo di Verga, per continuare con Pirandello e Svevo.
    Contemporaneamente, "con l'Università di Tor Vergata stiamo creando un sito web con questi romanzi e questi applicativi informatici in modo che gli studenti possano approfondire ricerche e indagini", ha concluso Cappello.
    Si è compreso, infatti, che i nativi digitali quando leggono il libro non lo considerano chiuso ma anzi, può essere completato, rivisto, in un dialogo continuo tra rete e letteratura, una sorta di lettura aumentata.
    L'iniziativa nasce nel quadro di riferimento della legge 15 del 2020, che intende dare un impulso alla lettura attraverso l'utilizzo di un ecosistema digitale e che ha promosso la Capitale italiana del libro. La prima è stata Chiari, Brescia, nel 2020, quando è nato un gruppo di riflessione sul rapporto tra la lettura dei classici nella scuola e i ragazzi. (ANSA).
   

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