(ANSA) - GORIZIA, 25 GIU - Hanno sequestrato una giovane
costretta a prostituirsi a Pescara per riportarla in Bulgaria,
ma sono stati fermati dalla Polizia a Gorizia al casello della
A34, mentre erano diretti al confine. Si tratta di due cittadini
bulgari, di 43 e 35 anni, arrestati e accusati di sequestro di
persona e sfruttamento della prostituzione.
I due, secondo quanto ricostruito dalla squadra mobile, domenica
scorsa hanno preso una giovane 21enne loro connazionale a
Pescara e con la forza l'hanno caricata su un furgone. L'allarme
è stato lanciato da un'amica della vittima dopo aver ricevuto un
messaggio in cui la ragazza chiedeva aiuto raccontando di esser
stata rapita mentre si trovava nei pressi della pineta
Dannunziana. La Squadra Mobile di Pescara, attraverso la visione
delle registrazioni di un impianto di videosorveglianza, ha
individuato targa e modello del veicolo diffondendoli in tutta
Italia ed è stata intercettata l'utenza telefonica della
vittima. La localizzazione del cellulare ha consentito di
tracciarne la direzione, comunicata costantemente alla Polizia
Stradale ed alle Squadre Mobili italiane. Il furgone è stato
così fermato dalla Polizia poco prima delle 2 del mattino, al
casello di Gorizia.
Ai poliziotti la ragazza ha raccontato di essere stata
portata a Pescara, una decina di giorni prima, dagli stessi due
connazionali e con lo stesso furgone. Nel capoluogo abruzzese
era stata costretta a prostituirsi e a consegnare loro tutti i
soldi guadagnati, i due ne controllavano anche ogni spostamento.
La giovane aveva tuttavia deciso di sottrarsi agli aguzzini,
manifestando l'intenzione di rientrare, da sola, in Bulgaria.
(ANSA).
Ragazza sequestrata a Pescara, liberata da Polizia a Gorizia
Costretta a prostituirsi, la stavano portando in Bulgaria