Friuli Venezia Giulia

A Udine nozze sono in friulano. Sposi, è lingua di famiglia

Celebrate oggi. Prima volta per amministrazione in carica

Redazione Ansa

(ANSA) - UDINE, 24 GIU - Radiosi, come tutti gli sposi novelli, circondati da parenti e amici venuti a festeggiarli, ma anche contenti per essersi sposati con un rito celebrato interamente in lingua friulana. Il primo per l'amministrazione comunale guidata dal sindaco Pietro Fontanini. Tommaso Moro, classe 1985, e Serenella Mattelicchio, classe 1986, entrambi residenti a Udine, entrambi impiegati nel commercio, si sono uniti in matrimonio oggi nella sala adibita alle nozze del palazzo municipale di Udine. Quella del friulano è stata una scelta convinta, maturata nel tempo. "Lo abbiamo voluto perché il friulano è la lingua che abbiamo sempre parlato a casa, la lingua con cui siamo cresciuti", ha detto Tommaso al termine della cerimonia, tra le telecamere e gli applausi di amici e passanti, subito dopo aver dato il primo bacio alla sposa. La 'mano' se la sono chiesti a vicenda (in friulano). "Abbiamo deciso di comune accordo", ha confermato Serenella, sorridendo da dietro il bouquet.
    Il loro non è un matrimonio rinviato a causa del Covid, anzi. "Avevamo scelto da tempo questa data", hanno spiegato. "E per il friulano - ha aggiunto ancora Tommaso - ho sempre pensato di sposarmi in 'marilenghe', visto che è un momento importante, di famiglia, ho sempre ritenuto che fosse bello che in questo momento si usasse la lingua di famiglia". Lo sposo sapeva perfettamente di averne pieno diritto. "Da quando il friulano è lingua di minoranza riconosciuta dallo Stato (dal 1999, ndr) - ha detto -, in tutto il Friuli e anche qui a Udine sono stati già celebrati molti matrimoni in 'marilenghe', anche se questa è la prima volta che accade per l'amministrazione in carica". A officiare la cerimonia è stato il consigliere comunale Govanni Govetto, che ha sottolineato il passaggio "storico e importante" per l'amministrazione Fontanini. "L'atto che gli abbiamo dato, e che gli sposi conserveranno sicuramente come un ricordo prezioso - ha precisato il consigliere - è scritto in friulano, e tutto il rito civile, compresa la lettura del verbale, è stata fatta in 'marilenghe', anche se ai fini legali gli sposi hanno firmato anche un documento redatto in italiano. Da madrelingua friulano - ha aggiunto - per me è stata una grande emozione, e sono stato particolarmente onorato e orgoglioso di compiere un atto formale nella lingua che rappresenta la nostra identità, e lo considero un buon segnale per il futuro". (ANSA).
   

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