Friuli Venezia Giulia

Mostre: Leonor Fini a Trieste, 250 pezzi quasi tutti inediti

Esposizione dal 26/06 su artista '900 e suo legame con la città

Redazione Ansa

(ANSA) - TRIESTE, 18 GIU - Circa 250 pezzi per la maggior parte inediti, tra disegni, dipinti, acquerelli, incisioni, porcellane decorate e bozzetti, documenti, libri, lettere, foto, video-interviste, abiti, per rivelare il risvolto più intimo e privato di Leonor Fini, pittrice surrealista, ma anche costumista, scenografa, illustratrice e scrittrice, e offrire un approfondimento sul clima culturale della Trieste del Novecento.
    E' il tema della mostra multimediale "Leonor Fini. Memorie triestine", che a 25 anni dalla morte della celebre artista, sarà allestita negli spazi del Magazzino 26 in Porto Vecchio a Trieste dal 26 giugno al 22 agosto 2021. Ideata e curata da Marianna Accerboni, la rassegna è promossa dall'Associazione Foemina Aps in co-organizzazione con il Comune di Trieste.
    Offrirà una rilettura della personalità e della creatività dell'artista, nata a Buenos Aires nel 1907 e morta a Parigi 1996, analizzando il suo intenso rapporto con la città d'origine della madre Malvina Braun. Trieste appunto, dove Leonor si formò sul piano artistico e culturale fino ai 20 anni, rimanendovi sempre molto legata, e dove ebbe modo di frequentare alcuni suoi coetanei, triestini che sarebbero divenuti noti a livello internazionale, come il critico Gillo Dorfles e il pittore Arturo Nathan. Di particolare interesse sono il video con le interviste inedite della curatrice sulla Fini a Gillo Dorfles, e a Daisy, la sorella di Nathan, e la sezione dedicata alle porcellane e alle terraglie forti decorate, tratte dai disegni di Leonor, finora mai citate nei cataloghi a lei dedicati. Dopo Trieste, l'esposizione sarà allestita dal 7 ottobre al 12 novembre all'Istituto Italiano di Cultura di Parigi, città in cui la pittrice si trasferì appena 23enne, per rimanervi fino alla morte. In occasione della rassegna triestina, è stato creato un profumo in edizione limitata dedicato all'artista e intitolato Lolò, il soprannome con gli amici chiamavano la pittrice nel suo periodo giovanile a Trieste. (ANSA).
   

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