(ANSA) - TRIESTE, 16 GIU - Furono circa 800mila i militari
italiani disarmati e catturati dai tedeschi dopo l'8 settembre
1943 e condotti in campi di concentramento come internati
militari (Imi), sfruttati come lavoratori coatti e schiavi.
Alcuni riuscirono, con coraggio, a tenere diari segreti durante
la prigionia, testimonianza dei patimenti e delle angherie
subite. Sarà proprio il diario inedito del soldato friulano
Igino Di Giusto il protagonista della terza tappa della rassegna
"I Colloqui dell'Abbazia. Il viaggio della carta geografica di
Livio Felluga", curato da Elda Felluga con Margherita Reguitti,
in programma il 18 giugno alle 18:00 nell'Abbazia di Rosazzo a
Manzano (Udine). Il diario, dal titolo "Da Tirana a Linz",
pubblicato a cura del nipote Davide Zoratti, racconta
l'esperienza del soldato Di Giusto dall'8 settembre 1943 al
marzo del 1944, il tutto corredato da fotografie e documenti
relativi alla deportazione dall'Albania e alla prigionia in
Austria, allo Stalag 398. Ospiti dell'incontro, monsignor Sergio
Di Giusto, figlio di Igino e direttore della Fondazione Abbazia
di Rosazzo e Tommaso Piffer, professore di Storia contemporanea
dell'Università di Udine, oltre che presidente della Giuria
scientifica del Premio FriuliStoria. Obbligatoria la
prenotazione, inviando una email all'indirizzo
fondazione@abbaziadirosazzo.it. (ANSA).
Storia di friulano internato da nazisti a Colloqui Abbazia
A Rosazzo focus su diario soldato deportato da Albania nel '43