(ANSA) - ROMA, 14 MAG - Risolto il caso di Lara Lugli: la sua
ex società, il Volley Pordenone, "ha ritirato la citazione e
ottemperato a ogni obbligo nei confronti di Lara Lugli". Lo ha
fatto sapere Assist, l'associazione nazionale delle atlete. La
questione tra la pallavolista, che non ha ricevuto gli
emolumenti dalla società dopo la rescissione del contratto per
una gravidanza, e il suo ex club, non andrà quindi in Tribunale:
l'udienza era prevista per il 18 maggio.
"È una grande vittoria per tutti - il commento di Lara Lugli -
ed era molto importante che questa causa non entrasse nemmeno in
un Tribunale a dimostrazione della sua infondatezza. È un forte
segnale per tutte le donne non solo atlete che si trovano a
dover affrontare queste situazioni assurde. Voglio ringraziare
tutti quelli che sono stati al mio fianco, in particolare il mio
legale Bonifacio Giudice Andrea, il mio agente Stefano
Franchini, Assist e Aip, perchè il loro sostegno è stato per me
fondamentale", ha concluso l'ex pallavolista.
Soddisfatto il presidente della federvolley Giuseppe
Manfredi (Federvolley), per il quale "è assolutamente
inaccettabile considerare la maternità quale giusta causa di
risoluzione contrattuale imputabile a una futura mamma. Posso
inoltre anticipare che nel prossimo Consiglio federale sarà
proposta la costituzione di una Commissione Pari opportunità,
finalizzata in primo luogo, al monitoraggio, la promozione e il
sostegno dei diritti delle atlete". (ANSA).
Pallavolo: caso Lugli, Lara vince 'battaglia' per maternità
Pordenone ritira citazione e ottempera obblighi verso giocatrice