Friuli Venezia Giulia

25 Aprile: nella Ferriera in dismissione, l'ultima cerimonia

La prima in silenzio dopo spegnimento altoforni. Tutelare lavoro

Redazione Ansa

(ANSA) - TRIESTE, 23 APR - La corona di fiori dei sindacati, la benedizione del sacerdote di Servola, i discorsi del sindacalista, dell'operaio, del politico. Come ogni anno, davanti al cippo con i nomi dei lavoratori della Ferriera caduti per la Liberazione, sormontato dalla stella rossa, nell'area dello stabilimento siderurgico, si è svolta la cerimonia commemorativa per il 25 Aprile. Per la prima volta però, si è tenuta nel silenzio irreale dell'impianto in smantellamento e non nel fragore dell'attività siderurgica in funzione.
    Probabilmente, l'ultima commemorazione in Ferriera: l'area, smontati gli altoforni, avrà una destinazione logistica.
    "Dalle fabbriche si levarono le proteste contro un regime che ci aveva trascinato in guerra. Oggi il nemico non ha una divisa e un mitra, è più subdolo, è la pandemia, ma è anche il virus dell'odio, che dobbiamo sempre tenere a bada. Gloria ai caduti", ha indicato Antonio Rodà della Uilm parlando a nome della Confederazione.
    Gli ha fatto eco Andrea Svic, operaio storico dello stabilimento, Capo officina centrale, che, sottolineato il sacrificio di tanti, italiani e sloveni, ha invitato a "salvaguardare il lavoro, in Italia e in Europa. Vigileremo - ha ammonito - perché i fondi attesi dall'Europa rilancino il lavoro", inteso anche come strumento di "uguaglianza".
    Infine, prima della benedizione "ai lavoratori caduti durante la guerra" del vice parroco di Servola, don Domenico De Filippi, è intervenuta la senatrice Tatjana Rojc (Pd) la quale, citato Antonio Gramsci, ha ricordato che proprio "qui furono trovate le ceneri umiliate" delle vittime della Risiera di San Sabba, di cui i nazisti volevano disfarsi. Per la parlamentare, "il rosso del nastro della corona, della stella, sono intrisi del sangue versato", sottolineando che "oggi è necessaria una resistenza nuova: difendere le categorie dei più deboli, non abbandonare chi è rimasto senza certezze, come i nostri lavoratori della Ferriera". A breve, ha concluso, "questo gigante di ferro sarà solo un ricordo". (ANSA).
   

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