Friuli Venezia Giulia

Informatica: Molo17, la'migrazione' da vecchi a nuovi metodi

Con pandemia riorganizzazione per l'azienda pordenonese

Redazione Ansa

(ANSA) - TRIESTE, 13 APR - Un "connettore" che consente alle aziende che hanno enormi masse di dati su database di fare la transizione dai vecchi ai nuovi metodi continuando regolarmente la quotidiana attività. Lo ha realizzato Molo 17, software house per lo sviluppo di soluzioni d'avanguardia, di Pordenone.
    GlueSync, questo il nome del prodotto, è particolarmente indicato per realtà come banche oppure società che si occupano di prenotazione di voli aerei che operano con sistemi vecchi e devono migrare verso i nuovi.
    "Stiamo lavorando con Usa, Germania, Francia e Gran Bretagna, di recente abbiamo chiuso quattro importanti contratti - ha evidenziato Daniele Angeli, fondatore e amministratore delegato di Molo 17 parlando del connettore - oltre a clienti in Italia".
    Bilanci, sempre in utile e in crescita, la società nel 2020 ha sviluppato 1,8 mln di fatturato con utile del 10 per cento, reinvestito per il 15 per cento circa in ricerca e sviluppo.
    Molo 17 con la pandemia si sta ristrutturando dal punto di vista organizzativo, con i cambiamenti innescati dallo smart working, e di mercato: "Ci siamo concentrati su emergenza medica, ecommerce e abbiamo fatto know-how in questo ambito", ha spiegato Angeli. Così, ad esempio, il grande edificio appena allestito, anche per accogliere clientela, dunque con sala convegni con la pandemia è svanito: "Abbiamo puntato tutto sul remote working cercando talenti in Sicilia, Veneto, dovunque.
    Tutti ci siamo convertiti a distanza, creando team con team leader, con soft skill per favorire il lavoro di squadra, aiutati da mental coach". E con una nuova "strategia go-to-market per automatizzare contatti con i nostri clienti: il primo contatto potenziale con un cliente avviene dunque via email, poi ci si prenota eventualmente un appuntamento. E' una cosa potentissima".
    In futuro? "Continueremo da remoto, guardiamo sempre più all'estero", conclude Angeli. (ANSA).
   

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