Friuli Venezia Giulia

>ANSA-ILPUNTO/COVID:Fvg,picco casi ma calo terapie intensive

Fedriga, Fondo emergenza aumenta da 12 a 18 mln euro

Redazione Ansa

(ANSA) - TRIESTE, 29 OTT - E' un nuovo picco di casi quello rilevato oggi in Friuli Venezia Giulia: 468 (+62) nuovi contagi su 5.659 tamponi eseguiti - ieri sono stati 5.573 - così come aumentano i decessi, cinque. Lo ha comunicato il vice presidente con delega alla Salute, Riccardo Riccardi. Le persone risultate positive al virus in regione dall'inizio della pandemia ammontano in tutto a 9.610, di cui 3.151 a Trieste, 3.552 a Udine, 1.839 a Pordenone e 977 a Gorizia, alle quali si aggiungono 91 persone da fuori regione. I casi attuali di infezione sono 4.160. Scendono a 34 (-1) i pazienti in cura in terapia intensiva mentre salgono a 152 (+6) i ricoverati in altri reparti. I decessi complessivamente ammontano a 387, dei quali 205 a Trieste, 86 a Udine, 85 a Pordenone e 11 a Gorizia.
    I totalmente guariti sono 5.063, i clinicamente guariti 52 e le persone in isolamento 3.922.
    Sul fronte della politica, il presidente della Regione Fvg, Massimiliano Fedriga ha annunciato che "il Fondo per l'emergenza Coronavirus destinato alle Attività produttive penalizzate dalle misure di contenimento al Covid-19 contenute nell'ultimo Dpcm che la Regione istituirà con l'assestamento di bilancio, avrà una capacità di 18 milioni di euro, anziché 12 come inizialmente pianificato".
    Intanto, in regione a causa del virus, un quinto imprese artigiane è a rischio chiusura. In provincia di Udine tra la fine di settembre 2019 e lo stesso mese del 2020 si è passati da 13.778 a 13.573 imprese artigiane, con un calo di 205 unità, pari al -1,49%, un dato peggiore a quello registrato in provincia di Gorizia (-1,17%), Pordenone (-0,56%) e Trieste, dove si è registrata addirittura una crescita (+0,96%). "I numeri dimostrano che il temuto crollo della base imprenditoriale non c'è stato - ha evidenziato il presidente di Confartigianato Udine e Fvg Graziano Tilatti - ma il peggio deve ancora venire in quanto attendiamo gli effetti più pesanti della pandemia tra fine anno e il primo trimestre 2021, quando rischierà di chiudere quasi un quinto delle nostre imprese".
    (ANSA).
   

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