(ANSA) - ROMA, 09 DIC - La roccia che dal passato accende i
riflettori sull'impero assiro, fornendo nuove informazioni sulle
nostre comuni radici; la meraviglia di maestosi, rarissimi e
imponenti rilievi che raffigurano la processione del sovrano in
preghiera al fianco di una serie di divinità d'Assiria; una
campagna di scavi lunga 7 anni in un sito minacciato da
fondamentalismo religioso, vandalismo e modernità, che diventa
strumento di cooperazione internazionale e diplomazia culturale.
Sono sorprendenti le scoperte della missione archeologica
dell'Università di Udine e della Direzione delle Antichità di
Duhok, condotta dal 2012 nel sito di Faida, nel Kurdistan
iracheno settentrionale.
Guidato da Daniele Morandi Bonacossi e Hasan Ahmed Qasim, il
progetto è stato finanziato in 7 anni con quasi 1.5 mln di euro
da una cordata di istituzioni e privati. Ha permesso di
approfondire la conoscenza di una terra, la Mesopotamia del
Nord, e di compiere una missione di salvataggio di rilievi
rupestri risalenti all'VII secolo aC, 10 per ora.
Scoperte a Faida, sulle tracce dell'Impero Assiro
10 rilievi in scavi di Università Udine nel Kurdistan iracheno