Friuli Venezia Giulia

Arte: il mondo dietro le parole inventate di Porro

Pittore espone alla Trart di Trieste, fino al 25 novembre

Redazione Ansa

(di Francesco De Filippo) (ANSA) - TRIESTE, 16 OTT - Che l'artista debba inventare (o reinventare) è un principio indiscutibile. Borges lo faceva con i luoghi, con i personaggi, Michaux con le parole, altri con più o meno fantasiose neografie, sistemi spionistici compresi. Piero Porro, sensibile e delicato pittore di origine istriana, lo fa con la calligrafia.
    Migliaia di parole, simili a raffinati autografi - spesso ossessivamente e disciplinatamente reiterati - compongono più di una frase, quasi un paradigma concettuale. Con un dato inconfutabile: la bellezza. Dunque, il senso della mostra "Ritualità laica per un dada classico", inaugurata alla galleria d'arte Trart, dove resterà fino al 25 novembre, è proprio questo: recuperare la bellezza. (ANSA).
   

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