Friuli Venezia Giulia

Mattarella a Gorizia con Pahor, spirito riconciliazione

Insieme per i morti sull'Isonzo, a 100 anni dalla Grande Guerra

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella

Redazione Ansa

(di Andrea Buoso)

(ANSA) - GORIZIA, 25 OTT - Una visita nel segno della riconciliazione a 100 anni dalla Grande Guerra, un abbraccio alla Slovenia con cui l'Italia condivide il destino dell'Europa unita. Un omaggio comune a tutti i caduti, nel ricordo delle sanguinose battaglie che si combatterono sull'Isonzo per conquistare Gorizia all'Italia.
    Sta in questi tre elementi il contenuto della visita del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e dell'incontro con il collega Capo dello Stato sloveno, Borut Pahor, a Gorizia e nel territorio isontino.
    L'occasione è il centenario della "Presa di Gorizia", avvenuta nell'agosto 1916 al termine della sesta Battaglia dell'Isonzo, tra le forze austroungariche e quelle del Regno d'Italia. Proprio in agosto, e proprio per la ricorrenza, Mattarella aveva invitato al Quirinale il sindaco goriziano, Ettore Romoli, che aveva ricambiato l'invito a giungere sull'Isonzo.
    Quelli che una volta erano nemici, oggi stringono rapporti di collaborazione, grazie alla costituzione di un Gruppo europeo di cooperazione transfrontaliera (Gect) tra Gorizia, la 'gemella' slovena Nova Gorica e Sempeter Vrtojba. Un lavoro comune che per Mattarella "coglie perfettamente lo spirito di chi si batte per l'unità dell'Europa con l'obiettivo di creare un nuovo sviluppo che guardi oltre i confini".
    E in nome della pace raggiunta in Europa ci sarà l'incontro con Pahor, al Teatro Verdi, con un momento pubblico dal titolo "L'Europa luogo di superamento dei conflitti in occasione del centenario dell'Unione di Gorizia all'Italia". Dopo gli inni nazionali eseguiti da scolaresche locali, l'intervento di Romoli, quello del sindaco di Nova Gorica, Matej Arcon, e della presidente del FVG, Debora Serracchiani, quindi lo storico Georg Meyr, coordinatore del Corso di Scienze internazionali e diplomatiche dell'Università di Trieste, e i discorsi conclusivi dei presidenti.
    Infine a Doberdò sul Lago, a poca distanza, è prevista l'inaugurazione del monumento "in Memoria dei soldati sloveni sul fronte dell'Isonzo 1915-1917". L'opera, ideata dall'architetto Giuseppe Cej, scolpita nella pietra carsica, ha l'obiettivo di valorizzare maggiormente l'intero territorio del Carso e più in generale dell'Isontino, attraverso una più attenta conoscenza della storia del territorio, dove Doberdò è "memoria storica" dell'intero popolo sloveno.
    In precedenza, Mattarella farà uno speciale omaggio anche a Trieste, nel 52/o anniversario del ritorno della città giuliana all'Italia, il 25 ottobre 1954. Prima di recarsi a Gorizia il Capo dello Stato assisterà, assieme alle autorità locali, alla cerimonia dell'alzabandiera in piazza Unità d'Italia. (ANSA).
   

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