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Zanni (Lega), anziché affidarsi a tecnocrati, Ue cambi rotta

Rapporti Letta e Draghi simbolo di tecnocrazia in Ue

Redazione Ansa

(ANSA) - BRUXELLES, 23 APR - "Uno degli ultimi atti di questa Commissione europea è emblema dell'approccio sbagliato, nel merito e nel metodo, con cui sono stati affrontati i temi cruciali di questa legislatura: il dibattito scaturito dai due mandati che Von der Leyen ha dato a Enrico Letta e Mario Draghi per tracciare il futuro di questa Ue evidenzia un problema principale dell'Ue, il primato della tecnocrazia su politica e democrazia. Non abbiamo bisogno di report di tecnocrati, ma abbiamo bisogno che il futuro sia delineato da politici eletti con un forte mandato popolare. Mi auguro che nei prossimi cinque anni sia la politica a tracciare il futuro, non persone prive di un mandato elettorale". Lo ha detto Marco Zanni, europarlamentare della Lega, presidente del gruppo Identità e Democrazia, nel suo intervento durante la sessione plenaria del Parlamento europeo.
    "Draghi ha detto che dal 2010 in poi l'Europa ha commesso errori, nella competitività per cercare di abbassare i salari, abbinati a politiche fiscali procicliche; secondo lui questi errori hanno distrutto mercato interno, domanda interna e il modello sociale che era tra i più avanzati al mondo. Noi queste cose le abbiamo evidenziate fin dall'inizio: da quindici anni diciamo che queste scelte avrebbero distrutto l'Europa. Ecco perché serve ribadire il primato della politica, è troppo facile dire cose ovvie dopo che i disastri sono stati fatti", ha aggiunto Zanni. (ANSA).
   

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