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Ex-Ilva: D'Amato (Greens), Commissione Ue offende i tarantini

Appello ad altri gruppi politici per sollecitare l'Esecutivo

Redazione Ansa

(ANSA) - BRUXELLES, 08 APR - "La risposta della Commissione europea sulle petizioni presentate oggi al Parlamento europeo in merito al mancato adempimento alla normativa europea di alcune misure del governo italiano tra cui quella sullo 'scudo penale' per l'ex-Ilva è oltraggiosa e offende i tarantini". Lo ha dichiarato l'eurodeputata del gruppo Greens/Efa al Parlamento europeo, Rosa D'Amato, a margine dell'audizione in Parlamento europeo di quattro petizioni sul mancato allineamento del decreto "salva-Ilva" alla normativa europea, sulle mancate bonifiche, sul mancato ottenimento del certificato di prevenzione incendi e sul mancato rispetto della normativa sull'amianto nello stabilimento tarantino.
    Resta insufficiente per l'eurodeputata l'impegno della Commissione europea ribadito in aula di monitorare i provvedimenti che le autorità italiane sono chiamate ad adottare nell'ambito della procedura di infrazione aperta nel 2013 per allinearsi alla direttiva sulle emissioni industriali. "La Commissione non ha nessuna soluzione e non vuole deferire il governo italiano alla Corte di giustizia dell'Unione europea: la risposta è arrivata dai cittadini, che hanno dimostrato con i dati scientifici che i picchi di benzene a Taranto sono pericolosi nonostante l'impianto non lavori a pieno regime", ha aggiunto. Tutti i gruppi parlamentari sono ora chiamati a unirsi all'appello da lanciare alla Commissione per agire a livello giudiziario contro l'Italia.
    "Il decreto che ha stabilito l'immunità penale va contro le direttive europee e contro il principio 'chi inquina paga'", ha continuato D'Amato. "L'unica risposta è arrivata dai cittadini tarantini e dalle associazioni dei genitori dei bambini vittime dell'inquinamento dell'impianto, con il ricorso al Tribunale di Milano che a sua volta ha chiesto un parere alla Corte di giustizia europea", ha sottolineato. (ANSA).
   

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