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Panza (Lega) lancia petizione, stop a norma Ue su case green

L'europarlamentare: giù le mani dalla casa

Redazione Ansa

(ANSA) - BRUXELLES, 01 AGO - L'europarlamentare della Lega Alessandro Panza ha lanciato la sottoscrizione di una petizione con cui si chiede al Parlamento Europeo che "la direttiva sulla prestazione energetica nell'edilizia venga applicata solo sugli edifici di nuova costruzione e che si sospenda la sua introduzione per gli edifici già esistenti consentendo di perseguire gli obiettivi di risparmio energetico in modo adatto alle specifiche abitative del territorio. Con la petizione - secondo quanto si legge in una nota - si chiede anche che la direttiva entri in vigore solo dopo aver definito le risorse disponibili per i cittadini e aver specificato le fonti di finanziamento".
    "Mi rivolgo a tutti i cittadini - ha detto Panza - affinché facciano sentire la propria voce contro questa eurofollia. Dover apportare migliorie alla propria abitazione non corrisponde automaticamente alla possibilità economica di poterlo fare e questa normativa impone delle spese importanti e impreviste in tempi brevi per moltissimi cittadini, in un perdurante periodo di crisi economica. Ognuno può far sentire la propria voce aggiungendo la propria firma (a questo link https://giulemanidallacasa.it/) per contribuire e supportare questa battaglia, dando forza a queste istanze di cui mi farò portavoce al Parlamento Europeo".
    "L'Europa - ricorda Panza - ha deciso di correre con il paraocchi verso la neutralità climatica. Per perseguire gli obiettivi di abbattimento Co2 entro il 2030, il Parlamento Europeo ha approvato il testo della direttiva sulla prestazione energetica nell'Edilizia e si stima che in Italia dovrà essere recepita fra il 2025 e il 2026. Dal 1990 al 2020 le emissioni di Co2 dell'Ue si sono ridotte di circa il 20%, ora si vuole triplicare il risultato in poco meno di un terzo del tempo disponibile. Se pensiamo che il 70.8% delle famiglie italiane è proprietaria della casa in cui vive - prosegue l'europarlamentare - la cosiddetta direttiva 'Casa green' rischia di trasformarsi in una tassa patrimoniale che andrà a colpire in particolar modo le famiglie meno agiate, obbligandole a indebitarsi per sostenere i costi degli interventi, o, in alternativa, subire la svalutazione del frutto dei loro risparmi, perché la sua entrata in vigore causerà una svalutazione immediata degli immobili con le prestazioni energetiche inferiori, che viene calcolata fino al 40% del valore dell'immobile". (ANSA).
   

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