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Salini (FI), in Commissione Pe biofuel tra carburanti neutri

"Sgretolato totem Timmermans, utile a salvare motore a scoppio"

Redazione Ansa

(ANSA) - BRUXELLES, 19 LUG - "Oggi in Commissione Industria abbiamo creato un precedente normativo molto importante ed estremamente utile, in grado di salvare il motore a scoppio.
    Insieme al dossier Euro 7 liberato da target irrealistici, abbiamo infatti ottenuto l'approvazione della prima definizione europea di 'Carburanti CO2 neutri' che include anche i biofuels chiesti dall'Italia accanto agli e-fuels della Germania.
    L'inedita descrizione di 'CO₂ Neutral Fuel' reintroduce la neutralità tecnologica e sgretola il totem ideologico della transizione forzata all'auto elettrica imposto dal vicepresidente socialista Frans Timmermans: apre all'immatricolazione su larga scala dei motori a scoppio alimentati a combustibili rinnovabili o sintetici anche dopo il 2035, preserva la nostra filiera automotive e migliaia di posti di lavoro. Un risultato di grande rilievo raggiunto insieme ai colleghi grazie alla proposta che ho presentato come relatore in ITRE per il Gruppo PPE". Così in una nota l'eurodeputato di Forza Italia Massimiliano Salini relatore dell'opinion per il Gruppo PPE su Euro 7 votata questa mattina in Commissione Industria (ITRE) al Parlamento europeo. "Tramite un negoziato puntuale, abbiamo ottenuto che la medesima definizione venga inserita nel testo Euro 7 anche in Commissione ENVI, che vedrà il voto decisivo a settembre. Il precedente è in grado di condizionare a cascata l'intero processo legislativo. La definizione di "CO₂ Neutral Fuel" è infatti una novità assoluta nella normativa europea e la Commissione non potrà ignorarla quando dovrà redigere i famosi atti delegati (il "Considerando 11") annunciati sui nuovi standard di CO2 per le auto. Un tassello del New Deal europeo che puntiamo a costruire con una nuova maggioranza di centrodestra alle elezioni 2024, molto più ambizioso del Green Deal di Timmermans, che consideriamo il vero nemico della sostenibilità: l'esasperazione ideologica delle sue proposte radicali avrà infatti l'effetto drammatico di smantellare il sistema industriale europeo, il più green del mondo, spingendo le nostre imprese a spostare le produzioni in Asia", spiega Salini. "Su Euro 7 il voto di oggi rimedia inoltre al pasticcio normativo della proposta irricevibile della Commissione, che imporrebbe target insostenibili alle case produttrici a fronte di benefici ambientali irrisori. Il testo licenziato in ITRE prevede di rinviare fino a 5 anni l'entrata in vigore dell'Euro 7, lo allinea agli standard ONU sui pneumatici, mantiene le condizioni di test Euro 6 per i mezzi pesanti e ne esclude di irrealistiche sui leggeri, infine modifica i limiti delle emissioni per i van, da 35 a 44 kW/t", conclude la nota. (ANSA).
   

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