(ANSA) - BRUXELLES, 05 GIU - "L'annuncio da parte della
Commissione europea dell'avvio di una partnership con l'Oms per
sviluppare un certificato sanitario internazionale sul modello
del Certificato digitale Covid dell'Ue, con la scusa di
facilitare la mobilità globale e proteggere i cittadini di tutto
il mondo dalle minacce sanitarie attuali e future, è una
violazione degli impegni presi dalla stessa Commissione per non
rendere il Green Pass uno strumento permanente". Così in una
nota l'eurodeputato di Fratelli d'Italia-Ecr Vincenzo Sofo,
commentando l'accordo tra Oms e Commissione europea
sull'istituzione di un certificato sanitario internazionale.
"Ciò conferma quanto da subito avevo denunciato, ovvero che
dietro l'istituzione del Covid Pass ci fosse la volontà di
costituire uno strumento permanente per tracciare lo stato di
salute dei cittadini", sottolinea Sofo, ricordando
l'interrogazione a riguardo presentata a marzo dell'anno scorso.
"Il commissario Reynders aveva rassicurato che il certificato
Covid avrebbe avuto validità fino a quando la situazione
epidemiologica non sarebbe migliorata. Bene, l'Oms ha
ufficialmente dichiarato la fine della pandemia da Covid 19 lo
scorso 5 maggio, pertanto se oggi il commissario Kyriakides apre
alla possibilità di ampliare il raggio d'azione del Covid Pass
addirittura a livello globale, vuol dire che avevamo ragione a
lanciare l'allarme", conclude l'esponente di FdI. (ANSA).
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Sofo, 'l'accordo con l'Oms su pass globale viola impegni Ue'
Eurodeputato FdI: 'Il Green Pass non doveva essere permanente'