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Borrell: "In Kosovo violenze inaccettabili, ridurre tensioni'

L'alto rappresentante al lavoro "per organizzare al più presto un incontro di alto livello"

Kosovo: Borrell, 'violenze inaccettabili, ridurre tensioni'

Redazione Ansa

BRUXELLES - "L'Ue condanna con la massima fermezza possibile la violenza scioccante di oggi a Zvecan. Gli atti violenti commessi contro le truppe della missione Nato in Kosovo (Kfor), i media, i civili e la polizia sono assolutamente inaccettabili". Lo scrive in un tweet l'alto rappresentante Ue per gli Affati esteri, Josep Borrell, in merito agli scontri avvenuti nel Nord del Kosovo che hanno ferito 34 soldati, di cui 14 italiani. "L'Ue esorta le autorità del Kosovo e i manifestanti a ridurre le tensioni immediatamente e senza condizioni: ci aspettiamo che le parti agiscano in modo responsabile e trovino immediatamente una soluzione politica attraverso il dialogo", ha aggiunto Borrell.

Come "primo passo" per allentare le tensioni mi aspetto che le autorità del Kosovo "fermino le operazioni di polizia verso i palazzi delle municipalità nel Nord" e "i manifestanti violenti cessino le ostilità e continuino il dialogo con i due leader" ha detto poi nel corso del punto stampa con il presidente del Montenegro Jakov Milatovich. "L'Ue si aspetta che le parti si comportino in modo responsabile e spianino la strada all'attuazione dell'accordo per la normalizzazione: sono al lavoro per organizzare al più presto un incontro di alto livello".

La portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova ha messo in guardia l'Occidente, che deve mettere fine alla sua "falsa propaganda" sul Kosovo. I Paesi occidentali, aggiunte la portavoce in una dichiarazione pubblicata sul sito del Ministero, "devono smettere di imputare gli incidenti in Kosovo ai Serbi disperati che pacificamente, e senza armi in mano, cercano di difendere i loro legittimi diritti e libertà". Il funzionario ha ammonito i soldati della Nato in Kosovo di aver agito in modo "non professionale", provocando "una violenza non necessaria" e una "escalation" della situazione.

Negli scontri di ieri a Zvecan sono stati arrestati cinque dimostranti serbi con l'accusa di violenze contro i militari della Kfor. Nel darne notizia, il Ministero dell'Interno a Pristina ha aggiunto che tre di loro sono stati rilasciati con regolare procedura mentre gli altri due restano in custodia cautelare. Petar Petkovic, capo dell'Ufficio governativo serbo per il Kosovo, ha sollecitato oggi il rapido rilascio anche degli altri due serbi. Sarebbero in corso trattative al riguardo. Nei disordini di ieri a Zvecan erano rimasti feriti oltre 50 serbi oltre ai militari della Forza Nato.

Il premier kosovaro Albin Kurti ha rinunciato a partecipare al Forum globale per la politica estera e di sicurezza in programma a Bratislava per seguire da vicino l'evolversi della situazione di alta tensione. Nel darne notizia i media a Pristina riferiscono che Kurti non interverrà al Forum Globsec 2023 neanche in videocollegamento.

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