(ANSA) - BRUXELLES, 23 MAG - Non è solo una guerra per la
libertà di uno Stato ma anche per la libertà delle donne.
L'appello è arrivato dal premio Nobel per la pace 2022
Oleksandra Matviiciuk, tra gli ospiti del convegno 'Eroine
invisibili: Rafforzare le Donne e la Protezione dei Bambini
nella guerra russa Contro l'Ucraina?', organizzato dalla vice
presidente dell'Eurocamera Pina Picierno, dall'Intergruppo del
Pe per i Diritti dei Bambini e da Promote Ukraine.
"Le donne non sono solo vittime dell'aggressione russa, le
donne hanno più ruolo nella difesa dell'Ucraina e possono
svolgere qualsiasi ruolo nella guerra", ha sottolineato
Matviiciuk, che presiede l'organizzazione Centro per le libertà
civili ed è impegnata nella registrazione delle prove dei
crimini di guerra russi. Ma secondo il premio Nobel la
differenza tra Kiev e Mosca si vede anche nel ruolo della donna.
"In Russia c'è un dominio degli uomini, ed è anche su questa
pratica che si basa un regime autoritario. L'Ucraina è diversa e
anche per questo la nostra guerra è anche perché le donne
mantengano gli stessi diritti degli uomini", ha aggiunto.
Tra i relatori del convegno hanno figurato la vice presidente
della Commissione Ue Dubravka Suica, la vincitrice Marta
Barandiy e la vincitrice del premio Sakharov 2022 Yuliia
Paievska, che con l'organizzazione 'Gli Angeli di Taira' è
impegnata nei primi soccorsi del Donbass sin dal 2014.
"Aiutateci a uccidere il nemico, perché non abbiano scelta"; è
stato l'appello di Paievska, che ha ricordato come tra i 5 e i
dieci milia bambini, ad oggi, siano rimasti feriti nel
conflitto.
"Noi abbiamo voluto raccontare la guerra dal punto di vista
delle donne e dei bambini, che spesso viene silenziato. E invece
abbiamo sentito dei racconti molto potenti, di donne che ci
hanno detto che il coraggio non ha genere", ha sottolinea
Picierno. "Sono donne che difendono i valori fondatori della
nostra Ue, ci hanno raccontato storie terrificanti. Ma ci hanno
detto delle verità di cui abbiamo bisogno per contrastare delle
fake news, e lo dico pensando soprattutto all'Italia dove troppo
spesso prevale la disinformazione", ha concluso. (ANSA).
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Premio Nobel ucraino, 'la guerra a Mosca è anche delle donne'
Convegno al Pe sull'Ucraina. Picierno, il coraggio non ha genere