(ANSA) - BRUXELLES, 09 FEB - "Tra contrari e astenuti, oggi
circa un terzo dei deputati della commissione industria non ha
votato a favore della proposta di direttiva sulle performance
energetiche degli edifici. Nella marcia di avvicinamento al
trilogo, il relatore dei Verdi si presenta al negoziato con un
mandato debole. Tra i colleghi contrari o astenuti sul
compromesso, oltre agli italiani, ad esempio ci sono
eurodeputati francesi, svedesi e autorevoli esponenti tedeschi
di primo piano. La quantità di voti non favorevoli mostra che in
Parlamento c'è una forte discussione trasversale che coinvolge i
rappresentanti di diversi gruppi politici e varie delegazioni
nazionali all'Eurocamera, indicando la necessità di un
miglioramento del testo nella direzione sintetizzata dalla
posizione negoziale italiana". Così l'eurodeputato Fi-Ppe
Massimiliano Salini.
"Chiederemo di emendare la proposta - sottolinea Salini in una
nota - nel segno del realismo, lo stesso approccio critico ma
costruttivo con il quale abbiamo operato contro gli estremismi
ideologici ultra-green del testo iniziale, ottenendo di esentare
i proprietari in difficoltà economiche e gli edifici storici,
eliminare le sanzioni e ridurre il campo di applicazione della
direttiva. Insieme al Partito popolare europeo, continueremo a
lavorare per ottenere più flessibilità nei tempi e migliorare la
proposta, sulla quale oggi in commissione industria abbiamo
espresso voto contrario a causa delle troppe incertezze, legate
anzitutto alle deadline temporali non sostenibili per l'Italia.
Auspichiamo - conclude l'europarlamentare - che questi nodi
irrisolti vengano sciolti nei negoziati delle prossime settimane
in vista del voto in plenaria e del trilogo tra Parlamento,
Consiglio e Commissione". (ANSA).
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Case green: Salini (Fi), occorre modificare la direttiva
'Serve più flessibilità'