(ANSA) - BRUXELLES, 08 FEB - "L'efficientamento energetico
degli edifici è un obiettivo condivisibile ma restano ancora
troppe criticità e margini di incertezza, a cominciare dalle
deadline temporali difficilmente sostenibili per l'Italia, sulle
quali chiediamo più flessibilità. Non possiamo firmare una
cambiale in bianco, tanto più su una realtà importante come la
casa. Come Partito popolare europeo abbiamo lavorato per
modificare la proposta, evitando gli evidenti eccessi ideologici
del relatore dei Verdi". Così l'eurodeputato Fi-Ppe Massimiliano
Salini in vista del voto di domani in Commissione Industria
sulla direttiva Epbd (Energy performance of building directive).
"Nonostante abbiamo ottenuto alcuni correttivi a tutela di
cittadini e imprese, come flessibilità e deroghe per esentare i
proprietari in difficoltà economiche e gli edifici storici,
l'eliminazione di fatto delle sanzioni o una riduzione del campo
di applicazione della direttiva, non ci sono ancora le
condizioni per votare a favore del testo in Commissione
Industria. Al netto del malcostume metodologico dell'esecutivo
di Bruxelles, che prima fissa i target e poi ne valuta
l'impatto, quando invece dovrebbe avvenire il contrario, un modo
di procedere sbagliato che da sempre ci vede diffidenti,
l'approccio alla direttiva da parte della delegazione italiana
Ppe in Europarlamento è di critica costruttiva, con un giudizio
al momento non favorevole per i numerosi nodi irrisolti, a
cominciare dagli obiettivi temporali, che vanno rimodulati per
renderli sostenibili a Paesi come l'Italia", prosegue la nota.
"Il compromesso è peggiorativo rispetto alla proposta iniziale
della Commissione europea, e auspichiamo venga migliorato nei
negoziati che impegneranno le istituzioni Ue nelle prossime
settimane", conclude Salini. (ANSA).
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Case green: Salini (Fi) boccia direttiva, 'voteremo contro'
'Obiettivo condivisibile ma restano margini di incertezza'