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Gas: Tinagli (Pd), proposta su price cap non serve a niente

Serve altra strategia contro speculazione, più acquisti comuni

Redazione Ansa

(ANSA) - BRUXELLES, 01 DIC - La proposta della Commissione europea sul price cap a 275 euro al megawattora "non la ritengo minimamente efficace". "L'Italia oggi dovrebbe un po' cambiare strategia rispetto a questa proposta e dire quel tipo di tetto che è stato proposto oggettivamente non serve a niente". Lo ha detto l'eurodeputata Irene Tinagli (Pd), presidente della Commissione Affari economici e monetari del Parlamento europeo, al termine delle audizioni di questa mattina, che si sono concentrate sulla speculazione sui derivati del gas vista in agosto. "Dovremmo immaginare dei meccanismi diversi - ha proseguito Tinagli -. Se l'obiettivo non è intervenire sul gas importato, ma sulla volatilità dei mercati, lì è importante intervenire. Mi chiedo che fine abbia fatto anche la proposta di Cingolani con una sorta di corridoio, di banda di oscillazione.

Quel tipo di tetto proposto dalla Commissione mi sembra che non corrisponda nemmeno a quelle che erano state le conclusioni del consiglio di ottobre".

Oggi in audizione sono emersi "altri interventi che noi possiamo e dobbiamo fare per limitare la volatilità di quei mercati: un maggiore controllo per esempio sulle società non finanziarie che operano in quei mercati perché sono quelle meno controllate, perché non sono sottoposte alla stessa vigilanza delle società finanziarie e quindi anche l'altra ipotesi di cambiare il benchmark" adottandone uno meno volatile.

"Fare degli acquisti comuni di gas è fondamentale per poter arrivare ad un abbassamento dei prezzi - ha anche notato Tinagli -. Lì secondo me l'Italia dovrebbe spingere, negoziare per aumentare la quota" del 15% che "è molto bassa". (ANSA).

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