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De Meo (Fi), piano Ue fertilizzanti è cane che si morde coda

'Nostra produzione agricola andrà in difficoltà'

Redazione Ansa

(ANSA) - STRASBURGO, 06 OTT - "La proposta di strategia europea sui fitofarmaci di cui stiamo discutendo in questi mesi, nonostante in Europa siano già stati raggiunti obiettivi importanti, prevede una ulteriore riduzione del loro utilizzo di almeno i 20% entro il 2030. Purtroppo questa ipotesi non considera adeguatamente le conseguenze di un forte ed oggettivo impatto negativo sulla produzione agricola europea". Così l'eurodeputato forzista, Salvatore De Meo, durante il dibattito in aula a Strasburgo.

"Infatti, a mio avviso, in assenza di soluzioni alternative ed immediate, la nostra produzione agricola andrà sarà difficoltà e saremo costretti ad aumentare le importazioni per garantire la nostra sicurezza alimentare e di conseguenza ci ritroveremo comunque nel piatto prodotti coltivati con fertilizzanti non ammessi in Europa, ma prodotti in Europa e utilizzati nel resto del mondo", spiegato De Meo.

"Si tratta di una vera e propria contraddizione perché l'Europa è tra i principali produttori al mondo di fertilizzanti e continuerà a produrre per l'export. Se vogliamo evitare questo dobbiamo garantire il principio di reciprocità, attualmente non previsto, ossia che anche i prodotti importati devono assicurare gli stessi standard qualitativi di produzione, altrimenti significherà che i consumatori europei più ricchi potranno permettersi di acquistare prodotti europei più cari, per i relativi costi di produzione, mentre quelli meno abbienti saranno dirottati ad acquisti di prodotti importati meno cari, ma anche meno sicuri e meno sostenibili", ha aggiunto l'eurodeputato.

"L'agricoltura europea è già in grande difficoltà a causa dell'aumento delle materie prime e del prezzo di gas e elettricità e questa ulteriore ipotesi di strategia rischia di mandare al collasso il sistema. La delegazione di Forza Italia e tutto il Ppe insiste ed insisterà nel rappresentare la piena disponibilità di tutto il comparto agricolo a condividere questa e altre strategie sulla sostenibilità ambientale, purché siano pragmatiche e dove l'ambiente possa essere difeso senza compromettere la competitività delle nostre aziende la cui forza economica resta l'unica condizione per poter raggiungere obiettivi di sostenibilità cosi ambiziosi", ha concluso De Meo.

(ANSA).

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