(ANSA) - BRUXELLES, 08 AGO - L'eurodeputata tarantina Rosa
D'Amato (Greens) ha scritto alla Commissione europea chiedendo
di indicare quali misure l'Italia può destinare al comparto
della mitilicoltura a Taranto e ai suoi mitilicoltori, in
relazione alla situazione del Mar Piccolo.
"A distanza di 10 anni dalla prima ordinanza di divieto di
allevamento mitili, non sono stati avviati interventi di
bonifica del Mar Piccolo. Le procedure per l'affidamento della
progettazione e della realizzazione degli interventi di
risanamento ambientale e riqualificazione sono state interrotte.
Il costo dei canoni delle concessioni per l'attività di
maricoltura è aumentato del 700% rispetto al tariffario minimo
vigente a fine 2020. Un aggravio a cui si aggiungono, sempre a
causa delle mancate bonifiche le spese legate al trasferimento
del prodotto nel secondo seno del Mar Piccolo e il relativo e
ulteriore canone di concessione. È evidente che i mitilicoltori
tarantini necessitano di misure di sostegno ad hoc", scrive
D'Amato.
Tra i punti sollevati, l'eurodeputata indica di aver
"chiesto a Bruxelles di chiarire se, ai sensi del regolamento
della politica comune della pesca, ritiene necessario
l'allestimento dei punti di sbarco e di approdo finalizzati alla
tracciabilità dei prodotti ittici previsto dal piano comunale
delle coste. Dinanzi a tutto questo, dinanzi alla mancanza di
bonifiche, all'aumento dei canoni di concessione, alla mancanza
di punti di sbarco, come dovrebbero campare i pescatori
tarantini? Una domanda la cui risposta è sempre più urgente".
(ANSA).
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Pesca: D'Amato scrive a Ue, sostenere mitilicoltori Taranto
'Rischiano di chiudere i battenti, servono misure'