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Sea Watch: Tardino, 'anche per Corte Ue norme si rispettano'

Eurodeputata Lega,'su controlli e fermi precisazione importante'

Redazione Ansa

(ANSA) - BRUXELLES, 01 AGO - "Le regole vanno rispettate, senza eccezioni. Lo ha stabilito una sentenza della Corte di Giustizia Ue, che si è espressa sulle questioni pregiudiziali che le sono state sottoposte dal Tar della Sicilia nella causa intentata dalla Sea Watch, Ong tedesca, contro l'Italia in merito a due provvedimenti di fermo delle autorità portuali. I giudici di Lussemburgo hanno stabilito che le imbarcazioni che fanno attività di ricerca e soccorso in mare possono essere oggetto di un controllo di conformità alle norme internazionali, da parte dello Stato di approdo e che provvedimenti di fermo possono essere adottati in caso di evidente pericolo per la sicurezza, la salute o l'ambiente." Lo dichiara Annalisa Tardino, europarlamentare siciliana della Lega, coordinatrice Id in commissione Libe.

"Una precisazione importante per chi, come noi, da anni denuncia le attività condotte in mare da alcune Ong straniere.

Ci piace, infatti, ricordare a chi conduce questo business, che anche nelle conclusioni dell'avvocato generale della Corte di giustizia, viene riaffermato che il semplice fatto che una nave eserciti l'attività di ricerca e salvataggio in mare in modo sistematico non esonera tale nave dal rispetto delle prescrizioni ad essa applicabili in forza del diritto internazionale o del diritto dell'Unione, e non impedisce che detta nave sia oggetto di provvedimenti di fermo", conclude.

(ANSA).

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