(ANSA) - STRASBURGO, 06 LUG - "A cinque giorni dall'invasione
dell'Ucraina Matteo Salvini era già all'ambasciata russa di Roma
a discutere con l'ambasciatore Razov di un suo possibile viaggio
a Mosca, viaggio peraltro pagato dai russi per consentire di
aggirare le sanzioni. Matteo Salvini ha cercato di costruire un
canale di dialogo con il regime di Vladimir Putin all'oscuro del
governo italiano guidato da Mario Draghi". Ciò fa seguito alle
"vicende ancora da chiarire persino in sede giudiziaria che
hanno visto pochissimi anni fa Lega e altri partiti politici
intrattenere a più riprese rapporti con l'entourage di Putin".
Lo ha detto l'europarlamentare del Pd, Pierfrancesco Majorino,
intervenendo al dibattito in plenaria sulle relazioni del
governo russo con i partiti europei estremisti e populisti nel
contesto del conflitto in Ucraina.
"Denunciare la gravità di tutto ciò - ha spiegato - è
importante perché si tratta di chiarissimi episodi di ingerenze
nelle nostre democrazie". "La Russia costruisce proprio nelle
settimane dell'aggressione all'Ucraina un canale di
comunicazione, una diplomazia parallela che infiltra le nostre
istituzioni attraverso la stupida e grave complicità di settori
della destra", ha aggiunto, specificando che tale infiltrazione
"non serve minimamente a costruire la pace", ma "consolida la
relazione torbida tra settori della destra e regimi autoritari".
(ANSA).
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