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Zanni, Ue vuole ulteriore accentramento poteri a Bruxelles

Presidente Id, 'Cofoe un tentativo legittimare pensiero unico'

Redazione Ansa

(ANSA) - BRUXELLES, 09 MAG - "La Conferenza sul Futuro dell'Europa, l'iniziativa della Commissione che avrebbe dovuto dare voce ai cittadini europei, si chiude oggi tra dubbi e polemiche.

Il fantomatico progetto di partecipazione diretta dei cittadini, con il quale a Bruxelles si erano riempiti la bocca per mesi, ha deluso tutti. Le prime criticità risalgono addirittura ai metodi di selezione dei partecipanti che hanno favorito la scelta di affiliati a movimenti e realtà politiche europeiste, limitando di conseguenza la varietà di opinioni proposte." Lo scrive in un post su Fb Marco Zanni, eurodeputato della Lega e presidente del gruppo Id.

"Tutte le raccomandazioni uscite dai vari panel tematici - istruzione e digitalizzazione, democrazia e diritti, ambiente e salute, politica estera e immigrazione- sono state strumentalizzate dagli esponenti dei partiti di maggioranza e dalla Commissione stessa perché ben si adattavano alle rispettive propagande. Sorge il dubbio che, più che l'ascolto dei cittadini, l'obiettivo di Bruxelles fosse solo quello di legittimare la propria discutibile agenda politica attraverso un'operazione di facciata fine a sé stessa. Insomma la Conferenza sul futuro dell'Europa è stata la fiera del pensiero unico come lasciava intendere la scelta del presidente, Guy Verhofstadt, eurofederalista della prima ora. L'esaltazione su quanto sia "bella", "utile" e "perfetta" questa Unione Europea non ha lasciato spazio ad una vera autocritica o a spunti controcorrente rispetto alle iniziative già instradate della Commissione Europea", prosegue .

"Non sorprendono quindi le proposte che designano un ulteriore accentramento dei poteri a Bruxelles, un continuo approccio ideologico sulla transizione verde e la rimozione dell'unanimità in seno al Consiglio. Un'operazione di propaganda ben lontana dalle reali esigenze dei cittadini comunitari che risulta indigesta a chi sperava veramente in un cambiamento concreto e pragmatico delle istituzione europee", conclude Zanni. (ANSA).

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