(ANSA) - BRUXELLES, 09 FEB - "C'è un modo vero e concreto per
onorare degnamente il Giorno del Ricordo e le vittime delle
foibe: togliere la scandalosa onorificenza di cui, ancora oggi,
è insignito il maresciallo Tito, decorato come Cavaliere di Gran
Croce al merito della Repubblica Italiana, con l'aggiunta del
Gran Cordone, che è la massima onorificenza del nostro Paese. E'
vergognoso che il dittatore comunista Tito, colpevole di orrendi
crimini di pulizia etnica contro le popolazioni italiane, sia
ancor oggi insignito di questo titolo. Così come è vergognoso
che ci siano ancora vari Comuni italiani, tra cui Parma, Reggio
Emilia e Nuoro, che hanno strade o piazze intitolate al
criminale Tito". Lo dichiara l'europarlamentare della Lega Mara
Bizzotto che, in vista del Giorno del Ricordo, lancia "un
appello a tutte le Istituzioni Uu e al Governo italiano affinché
si attivino seriamente per rimuovere ogni ricordo celebrativo,
in Italia e in tutti i Paesi Europei, del dittatore comunista
jugoslavo sterminatore degli italiani".
"Migliaia di italiani trucidati, le foibe, gli annegamenti in
mare, l'esodo di oltre 300.000 istriani, dalmati e giuliani, i
rastrellamenti durante i 40 giorni di occupazione di Trieste, le
operazioni di pulizia etnica contro gli italiani: di questo e
tanto altro sono responsabili il dittatore Tito e le sue
squadracce comuniste - dichiara l'europarlamentare Bizzotto -.
E' scandaloso che, a 18 anni dall'istituzione del Giorno del
Ricordo, ci siano ancora parti politiche che negano o
minimizzano la tragedia delle foibe e che difendono
l'onorificenza a Tito. Assolutamente inaccettabile è anche il
fatto che Paesi membri dell'UE come la Slovenia e la Croazia
vantino ancora decine e decine di piazze, strade, parchi e
persino lungomari intitolati a Tito, comprese alcune città
simbolo come Rovigno, Pola e Capodistria. La UE ha il dovere di
fare tutto il possibile perché scompaia da strade e piazze
europee l'oltraggiosa celebrazione di un dittatore che ha
segnato con il sangue e la violenza la storia del nostro
continente". (ANSA).
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