(ANSA) - BRUXELLES, 01 FEB - "La Commissione europea che si è
impegnata formalmente in sede Onu a favore degli obiettivi di
sviluppo sostenibile da raggiungere entro il 2030 dovrebbe
intervenire urgentemente sugli Stati membri e chiedere una
moratoria dei finanziamenti alle fonti fossili per impedire
ulteriori sprechi finanziari e danni all'ambiente. Basta mettere
la testa sotto la sabbia, solo con coraggio e ambizione possiamo
cambiare questa Europa". Lo scrive in una nota
l'europarlamentare del Movimento 5 Stelle, Laura Ferrara.
"Quindici Stati europei assegnano più sovvenzioni per i
combustibili fossili che per le energie rinnovabili - evidenzia
Ferrara -. L'analisi della Corte dei Conti europea sulla
tassazione dell'energia e la fissazione del prezzo del carbonio
lascia sgomenti perché rivela quanto ipocrita sia l'Unione
europea nella lotta ai cambiamenti climatici".
"Le sovvenzioni per i combustibili fossili ostacolano il
raggiungimento degli obiettivi europei del Green Deal poiché
frenano la transizione all'energia pulita e rinnovabile. Nel
complesso, le sovvenzioni assegnate dagli Stati membri per i
combustibili fossili ammontano a oltre 55 miliardi di euro
all'anno e anziché diminuire negli ultimi anni sono rimaste
stabili e questo nonostante gli inviti e gli impegni presi a
eliminarle gradualmente", prosegue Ferrara, aggiungendo che "gli
Stati membri forniscono due terzi di queste sovvenzioni (35
miliardi di euro nel 2018) sotto forma di esenzioni o riduzioni
fiscali, mentre la terza parte (8,5 miliardi di euro) è
costituita da tariffe e premi di riacquisto e regimi di sostegno
ai prezzi. L'Italia, assieme a Spagna e Germania, è uno dei
Paesi che fa meglio, ma questo non è sufficiente: dobbiamo
ridurre notevolmente le agevolazioni fiscali per la produzione
di fonti energetiche inquinanti". (ANSA).
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Ferrara (M5s), su fondi a fonti fossili serve moratoria Ue
'Bruxelles ipocrita, da 15 Stati più soldi che a rinnovabili'