(di Pietro Guastamacchia)
(ANSA) - STRASBURGO, 18 GEN - Mentre la politica italiana
fatica a trovare convergenze su un nome che possa portare una
donna al Quirinale, in Europa suona tutt'altra musica. Con
l'elezione della maltese Roberta Metsola infatti, prima
esponente della generazione Erasmus ad occupare la carica più
importante del Parlamento europeo, si rafforza ulteriormente la
presenza femminile ai vertici dell'Unione. La nuova presidente
dell'Eurocamera si va ad affiancare alle presidenti della
Commissione Ue, la tedesca Ursula von der Leyen, e della Bce, la
francese Christine Lagarde, portando a tre su quattro le
principali posizioni apicali ricoperte da donne (il belga
Charles Michel resta per ora presidente del Consiglio Europeo).
La 43enne maltese è inoltre la più giovane tra quanti - comprese
le francesi Simon Veil nel 1979 e Nicole Fontaine nel 1999 -
sono arrivati a guidare la casa della democrazia europea.
Tra i 27 leader dei Paesi Ue al momento però le donne sono
solo quattro e tutte del Nord, poiché dopo l'uscita di scena di
Angela Merkel a sedere intorno al tavolo del Consiglio Europeo
sono rimaste le premier di Danimarca, Finlandia, Estonia e
Svezia. E le cose non vanno molto meglio nei Parlamenti
nazionali, dove secondo gli ultimi dati la quota rosa è ferma al
32%. Per questo ha fatto notizia la circostanza che nel nuovo
esecutivo olandese la metà dei ministri - 10 su 20 - siano
donne.
Nata in una zona popolare di Malta e nipote di un cuoco della
Royal Navy, Metsola, avvocato con la passione per la politica,
ha scoperto l'Ue grazie al programma Erasmus e gli studi al
Collegio d'Europa a Bruges. Militante degli studenti
democristiani maltesi, si mise in mostra nel 2003 grazie alla
campagna filo-comunitaria per il referendum che nel 2003 portò
Malta nell'Unione. Sposata ad un finlandese e madre di quattro
figli, nel 2009 fallì il primo tentativo di entrare al
Parlamento europeo. Venne poi eletta con le suppletive del 2013
diventando nel 2017 vicepresidente della Commissione petizioni
nonché membro della commissione d'inchiesta sul riciclaggio che
indagò sulle rivelazioni dei Panama Papers, scandalo a cui fu
collegato anche il drammatico omicidio della giornalista maltese
Daphne Caruana Galizia. Nel novembre 2020, grazie al suo lavoro
nelle varie commissioni e alla sua battaglia contro la
corruzione che la portò in rotta di collisione con il premier
del suo Paese, Joseph Muscat (tanto da arrivare, in un incontro
pubblico nel 2019, a rifiutare di stringergli la mano), venne
scelta dal Ppe per ricoprire il ruolo di primo vicepresidente
del Parlamento, durante la presidenza di David Sassoli. Ora, con
una maggioranza schiacciante (458 voti su 617), Metsola è
arrivata alla guida dell'Assemblea di Strasburgo dimostrando a
tutta l'Europa che per eleggere una donna basta volerlo. (ANSA).
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>ANSA-FOCUS/Da Malta a Strasburgo,sempre più donne ai vertici Ue
La 43enne Metsola è la leader più giovane della storia del Pe