(ANSA) - STRASBURGO, 15 DIC - "Le linee guida preparate dalla
commissaria Helena Dalli sull'uso di un linguaggio inclusivo,
prontamente ritirate poi dalla Commissione, hanno offeso
profondamente la sensibilità di milioni di cittadini e di
migliaia di funzionari comunitari". Così il coordinatore
nazionale di Forza Italia, Antonio Tajani, intervenendo al
dibattito in plenaria.
"Se l'intento era quello di tutelare la diversità culturale e di
evidenziare la natura inclusiva dell'Ue, è stata fatto in
maniera assolutamente sbagliata. Favorire l'integrazione non
significa offendere i sentimenti della maggioranza della
popolazione europea e della maggioranza dei dipendenti della
Commissione europea", ha proseguito Tajani.
"Una società aperta non nega mai la propria cultura
maggioritaria, le proprie radici, i propri valori. In questi due
anni di pandemia, abbiamo recuperato lo spirito di solidarietà
tra cittadini, quella solidarietà che ha origine proprio nel
cristianesimo, come nel cristianesimo hanno origine la
separazione tra Stato e Chiesa, il rispetto della donna e anche
questa nostra bandiera", ha proseguito l'eurodeputato.
"Questo assurdo linguaggio proposto dalla Commissione, non tiene
conto che la lingua è legata a un luogo, a un tempo e a una
comunità. E' il nostro patrimonio culturale. La realtà non si
modifica abbattendo statue o cancellando parole. Come amava
ripetere lo scrittore Primo levi non c'è futuro senza memoria.
Voglio anche rendere omaggio a Patrick Zaki, un ragazzo egiziano
che è stato detenuto per mesi in carcere per aver difeso il
diritto dei cristiani copti in Egitto a professare la loro
religione", ha concluso Tajani. (ANSA).
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Natale: Tajani, società aperta non nega mai propria cultura
'Le linee guida Commissione hanno offeso milioni di cittadini'