(ANSA) - BRUXELLES, 22 OTT - "Non serve uno studio per sapere
che sul mercato europeo dei permessi di emissione di Co2 ci sono
movimenti speculativi che vanno bloccati. Né serve aspettare a
dicembre per iniziare a discutere della necessaria riforma del
mercato europeo dell'energia, a partire dalla possibilità di
creare una centrale di acquisto e stoccaggio comune di gas".
Così in una nota l'eurodeputata del Partito democratico Patrizia
Toia commentando il summit Ue a Bruxelles.
"A giudicare dagli striminziti e generici quattro punti delle
conclusioni del summit Ue dedicati alla questione energetica,
che doveva essere il principale tema di questo Consiglio
europeo, direi che passata la grande paura della pandemia i
leader dell'Ue sono tornati al 'business as usual', il solito
temporeggiare per non decidere. E' passato poco più di un anno
dal summit che coraggiosamente ha deciso l'avvio del Recovery
Fund e della creazione del debito comune ma sembra un secolo",
prosegue l'eurodeputata.
"Anche la cancelliera Angela Merkel al suo 107esimo e ultimo
vertice Ue sembra tornata a quei piccoli passi che nel 2010
hanno aggravato con l'indecisione la crisi dell'euro rischiando
di far deragliare l'intero progetto europeo. Non è così che
possiamo affrontare una crisi energetica che non è affatto
temporanea ma che si inserisce nel quadro di una grande
transizione che ci terrà impegnati per i prossimi tre decenni.
Bene hanno fatto Draghi e Sanchez a chiedere di più. Ora tocca
al Parlamento europeo farsi sentire", ha concluso Toia. (ANSA).
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Energia: Toia (Pd),conclusioni vertice europeo insufficienti
'Hanno fatto bene Draghi e Sanchez a chiedere di più'