(ANSA) - BRUXELLES, 17 SET - "Non è pensabile svendere
migliaia di posti di lavoro e chiudere centinaia di sportelli.
Se qualcuno pensa di usare soldi degli italiani per fare un
regalo a un privato troverà nella Lega un avversario. Sarebbe
davvero triste se una banca nata nel 1472 fosse costretta a
chiudere i battenti, tanto più nel momento in cui i conti sono
migliorati, dopo una cura dolorosa e costosa". Così in una nota
Marco Zanni, europarlamentare della Lega componente della
commissione Econ, presidente gruppo Identità e Democrazia.
"Le risorse pubbliche spese per salvare Mps non vanno intese
come una sorta di ammortizzatore sociale mascherato, ma come un
investimento per il futuro, per creare un polo bancario a forte
vocazione territoriale, con l'aggregazione degli asset sani di
altri istituti - precisa la nota -. Questa operazione costerebbe
allo Stato molto meno della cessione di Mps a Unicredit e
darebbe vita a un polo bancario dedicato all'economia reale. È
singolare che proprio su questo il Pd resti silente. A Siena si
vota il 3 e 4 ottobre per le elezioni suppletive: il Pd è
protagonista del disastro Mps, che cosa ne dice il candidato
Enrico Letta? Perché non ne parla? Perché si presenta
nascondendo il simbolo? Perché scappa dal confronto?".
Sul tema interviene anche Antonio Maria Rinaldi,
europarlamentare della Lega, componente della commissione Econ.
"La svendita di Mps sarebbe un errore imperdonabile. Un istituto
storico, simbolo di Siena, della Toscana e del Paese che ha
visto un miglioramento dei conti dopo i pesanti sacrifici
conseguenti ad anni di disastri e scelte sbagliate targate Pd e
sinistra, oggi rischia di essere svenduto, di chiudere i
battenti, con ricadute pesantissime a livello occupazionale".
Rinaldi promette che "la Lega darà battaglia, in Toscana, a
Roma, a Bruxelles, contro questa operazione. E saremmo curiosi
di conoscere il parere del Partito Democratico, che oggi fa
finta di nulla". (ANSA).
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Mps: Zanni (Lega), no a svendita, a rischio migliaia posti
Rinaldi, 'sarebbe errore imperdonabile, Letta che dice?'