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Vaccini: Lega, su brevetti più buonsenso e meno slogan

'Posizioni sbilanciate ed estremiste, abbiamo scelto astensione'

Redazione Ansa

(ANSA) - BRUXELLES, 10 GIU - "Sulla sospensione dei brevetti sui vaccini, tema complesso che va approfondito e non affrontato con soli slogan, è necessario agire con buonsenso. Purtroppo ciò non è avvenuto negli ultimi giorni, con un Pe che ha visto gruppi divisi su un testo che contiene elementi contraddittori, alcuni dei quali inseriti tramite emendamenti approvati per pochissimi voti". Così in una nota il capodelegazione della Lega al Parlamento europeo Marco Campomenosi e l'eurodeputata leghista Luisa Regimenti, membro della commissione Commercio Internazionale.

"La Lega a Strasburgo era aperta a una discussione franca e non ideologica. Nelle scorse settimane siamo intervenuti in aula a favore di una deroga temporanea e circostanziata agli accordi Trips sui brevetti, ma il testo approvato oggi va oltre e, con l'ok per un solo voto di un emendamento dei Verdi sostenuto anche da Pd e M5s, pretende di mettere in discussione tutto il quadro di regole che disciplinano i diritti di proprietà intellettuale a livello globale. Avremmo preferito un testo che si limitava all'essenza di ciò che al Wto sarà in discussione nei prossimi giorni; di fronte a posizioni così sbilanciate ed estremiste, abbiamo optato per l'astensione", continuano gli eurodeputati.

"L'euforia delle sinistre è immotivata, poiché sanno benissimo che, purtroppo, anche un'eventuale deroga a quegli accordi non significherebbe automaticamente avere maggiore capacità produttiva per riuscire a distribuire vaccini anche nei paesi attualmente privi. La questione è assai più complessa e coinvolge il tema delle licenze e della reperibilità delle materie prime: a Ginevra la Commissione Europea terrà conto anche delle posizioni dei singoli Governi che stanno lavorando al fianco di Usa, India e Sud Africa per arrivare a una soluzione condivisa e di buon senso. Proprio ciò che è mancato al Parlamento Europeo, dove si è persa un'occasione per dare un contributo concreto e alcuni hanno preferito cercare la vittoria di una posizione di parte, comprensibile e moralmente condivisibile, ma lontana dalla soluzione del problema", concludono Campomenosi e Regimenti. (ANSA).

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