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Iran: Picierno (Pd), Italia non mostri accondiscendenza

'Di Maio e Draghi non concedano nessuna forma di apertura"

Redazione Ansa

(ANSA) - BRUXELLES, 17 MAG - "Bisogna stare alla larga da ogni genere di accondiscendenza verso regimi violenti e totalitari che non rispettano i diritti umani. Sarebbe un errore imperdonabile che chiediamo al governo italiano, al suo ministro degli Esteri Di Maio e al premier Draghi di non commettere. In Iran non c'è solo la pena di morte, ci sono torture, amputazioni degli arti, fustigazioni e altre punizioni crudeli, inumane e degradanti. Questi incontri rischiano di rivelarsi ancor più inutili e dannosi poiché mancano una cornice europea chiara riguardo le relazioni sull'Iran e un indirizzo solido di politica estera su Mediterraneo e Medio Oriente". Così in una nota l'europarlamentare del Partito democratico Pina Picierno.

"Non possiamo poi dimenticare che l'Iran minaccia lo Stato di Israele - continua Picierno - in queste ore sta partecipando attivamente al conflitto in corso, finanziando organizzazioni terroristiche come Hamas. Rischia altrimenti di rivelarsi drammaticamente ridicola la scelta di firmare appelli per la liberazione di Ahmadreza Djalali, il ricercatore di 48 anni dell'Università del Piemonte orientale condannato a morte per spionaggio e poi ricevere chi vorrebbe ucciderlo. Stesso ragionamento vale per Nasrin Sotoudeh, l'avvocatessa iraniana condannata a 33 anni di carcere e a 148 frustate, oppure per Nasibe Semsai, l'attivista iraniana per i diritti delle donne fuggita dall'Iran dopo una condanna a 12 anni di reclusione".

L'europarlamentare conclude la nota sottolineando come "vi sia un solo approccio possibile con Teheran: ferma intransigenza, nessun tipo di concessione e nessuna forma di apertura". (ANSA).

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