(ANSA) - BRUXELLES, 06 APR - "L'esito del vertice di Ankara
fra Erdogan, Ursula Von der Leyen e Charles Michel appare in
chiaroscuro. Se da un lato, infatti, è comprensibile cercare la
strada del dialogo con un partner della caratura commerciale,
economica, politica e militare come la Turchia, dall'altro lato
è evidente che l'Ue non può permettersi di non mettere al
centro di questo dialogo anche il rispetto dei diritti umani".
Così in una nota Fabio Massimo Castaldo, europarlamentare del
Movimento 5 Stelle e Vicepresidente del Parlamento europeo.
"In passato non c'è stato abbastanza coraggio nel sollevare
con la veemenza necessaria alcune questioni incomprensibili come
il ritiro dalla Convenzione di Istanbul o come le minacce di
uscire dalla convenzione di Montreux che regola il traffico
anche negli stretti dei Dardanelli e del Bosforo, stigmatizzata
anche da ex ammiragli della marina turca, arrestati in
conseguenza della loro lettera di protesta - prosegue la nota -.
Dunque, assistiamo a una Turchia che, purtroppo, continua sulla
stessa falsariga di quanto fatto in questi anni sul rispetto
dello stato di diritto, la repressione interna e l'aggressività
nelle relazioni estere, mentre l'Ue ha difficoltà a identificare
una linea chiara e farsi portavoce in modo cristallino del
mancato rispetto delle sentenze della Corte europea dei diritti
dell'uomo".
Castaldo annuncia che "insieme a circa 70 europarlamentari ho
firmato una lettera che chiede una posizione più ferma
dell'Unione europea. Pur comprendendo le ragioni della
realpolitik e il tentativo di un dialogo credo che finché ci
dimostreremo così esitanti e poco chiari sui nostri punti
fondamentali, avremo sempre una Turchia capace di sfruttare le
nostre debolezze e le nostre divisioni e che si ergerà sempre
come soggetto aggressivo alla frontiera più come un partner con
cui vincere le sfide globali", (ANSA).
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