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Accordo politico parziale istituzioni Ue su fondo difesa

Salini (Fi), è grande vittoria per sicurezza dei cittadini

Accordo politico parziale istituzioni Ue su fondo difesa

Redazione Ansa

BRUXELLES - Le istituzioni dell'Ue hanno raggiunto un accordo politico parziale sul Fondo europeo di difesa che, previa approvazione formale da parte del Parlamento europeo e del Consiglio, promuoverà una base industriale di difesa innovativa e competitiva e contribuirà all'autonomia strategica dell'Unione europea. Lo riferisce una nota della Commissione europea precisando che in un mondo di crescente instabilità e minacce transfrontaliere alla nostra sicurezza, nessun Paese può avere successo da solo. In questa prospettiva la Commissione guidata da Jean-Claude Juncker sta compiendo uno sforzo senza precedenti per proteggere e difendere gli europei. Secondo la nota, il Fondo europeo di difesa, proposto dalla Commissione nel giugno 2018 come parte del bilancio a lungo termine dell'Ue per gli anni 2021-2027, fa parte di queste iniziative per rafforzare la capacità dell'Ue di proteggere i suoi cittadini.

"È una grande vittoria per la sicurezza futura dei nostri cittadini e un passo molto importante per rafforzare la nostra capacità di difesa in Europa", ha commentato l'eurodeputato Fi-Ppe Massimiliano Salini. Il Fondo sarà dotato di un budget di 13 miliardi di euro nel prossimo quadro bilancio 2021-2027 per finanziare progetti di ricerca e sviluppo competitivi e collaborativi.

"Questo fondo oltre ad essere una pre-condizione per costruire una politica di difesa comune, è un'occasione importante per promuovere la competitività del sistema industriale europeo, caratterizzato da un'altissima qualità dei progetti e da un settore manifatturiero tra i migliori al mondo", ha proseguito Salini. Secondo i dati della Commissione europea, la mancanza di cooperazione tra gli Stati membri in materia di sicurezza e di difesa è stimata un costo tra 25 miliardi e 100 miliardi di euro all'anno, precisa la nota. Saranno ammissibili solo i progetti collaborativi che coinvolgeranno almeno 3 partecipanti provenienti da 3 Stati membri. La partecipazione transfrontaliera di Pmi e mid-cap sarà fortemente incoraggiata aumentando i tassi di finanziamento, favorendo i progetti realizzati da consorzi che comprendono le Pmi e, se necessario, pubblicando bandi specifici. "Come Forza Italia-Ppe ci stiamo battendo per incentivare le iniziative di ricerca e sviluppo in tutti i settori della manifattura, vero motore di crescita in grado di generare nuovi posti di lavoro nell'Unione europea, che va stimolato e sostenuto senza incertezze", conclude Salini.

 

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