(ANSA) - BRUXELLES, 29 GEN - La 'maglia nera' per il numero
più alto di intimidazioni e minacce agli amministratori locali
resta al Sud Italia, ma il fenomeno è in aumento nel
centro-nord, in particolare nel Lazio e in Lombardia: è quanto
emerge dal rapporto dall'Associazione "Avviso pubblico" sugli
"Amministratori sotto tiro", presentato oggi al Parlamento Ue a
Bruxelles su iniziativa dell'eurodeputata di Possibile (S&D),
Elly Schlein. "Cinque anni fa gli atti intimidatori totali nel
Centro-Nord erano uno su cinque, oggi sono uno su tre. Il
fenomeno sta emergendo in maniera forte", ha sottolineato il
co-autore del rapporto, il giornalista Claudio Forleo. È la
Sicilia la Regione con il numero più alto di intimidazioni e
minacce nel periodo tra il 2013 e il 2017, con 396 casi censiti,
seguita da Calabria (328), Puglia (312), Campania (305) e
Sardegna (193). La fotografia cambia lievemente se si prendono i
dati sul 2017, con la Campania in cima la classifica (86 casi
segnalati) prima della Sicilia (79). Nel centro-nord la 'maglia
nera' per i casi tra il 2013 e il 2017 va al Lazio (127),
seguita dalla Lombardia (96).
I numeri aumentano anche a livello complessivo. Dal 2011,
anno della prima edizione del rapporto, gli atti intimidatori
sono cresciuti del 153%. Nel 2017 sono stati censiti 537 i casi
da Avviso Pubblico, uno ogni 16 ore. "Ora più che mai - ha
sottolineato Schlein - credo sia importante mostrare la nostra
solidarietà agli amministratori locali in Italia e in tutta
Europa. Costruire una rete di vicinanza è lo strumento migliore
contro il metodo mafioso, che mira a isolare le sue vittime".
(ANSA).
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Amministratori minacciati, fenomeno aumenta nel Centro-Nord
Soprattutto nel Lazio e in Lombardia. Maglia nera resta al Sud