(ANSA) - STRASBURGO, 31 MAG - Il presidente del Parlamento
europeo Antonio Tajani, in un'intervista al settimanale Sette
del Corriere della Sera, esprime la sua preoccupazione per il
futuro politico dell'Italia. "Vedo un'idea di governo piena di
contraddizioni", sottolinea Tajani definendo "il reddito di
cittadinanza, un incentivo a non lavorare. Un buon governo i
posti di lavoro li deve creare". E il populismo? "Purtroppo
incanala il malcontento, ma non offre soluzioni - prosegue -.
Però se la gente vota i partiti populisti c'è una ragione, vuol
dire che non ha trovato risposte ai suoi problemi altrove".
Alla domanda 'Perché tanti italiani sono diventati
euroscettici?', Tajani sostiene che "si sono sentiti giustamente
abbandonati sull'immigrazione e l'economia fatica a riprendersi.
Poi c'è anche la tendenza allo scaricabarile. Se qualcosa va
male si dà la colpa all'Europa".
Riguardo alle interferenze dell'Europa aggiunge che "l'Unione
è come una famiglia e ci sono delle regole da rispettare" e cita
un esempio. "Io non impongo ai miei figli come vestirsi, ma
esigo che rispettino i principi di convivenza civile. Così
l'Europa non può dire ai singoli Paesi chi devono votare, ma ha
il diritto di intervenire se le scelte politiche mettono a
rischio l'economia di tutti. Siamo parte di un sistema di
mercato". Sulle responsabilità della politica Tajani poi
aggiunge che "in Italia manca da anni una politica estera seria
e anche a Bruxelles e Strasburgo non c'è sempre grande impegno.
Inutile negare che l'Europa sia a trazione franco-tedesca, ma i
nostri parlamentari qui cambiano in continuazione".
Il 'sistema Italia' è "debole rispetto al potenziale del
Paese - conclude -. Non bastano i singoli nomi, i Draghi o i
Tajani che poi, a un certo punto, se ne vanno pure. Abbiamo
perso l'Ema perché siamo isolati rispetto ad altri Stati membri.
Ci manca un po' il senso dell'Europa". (ANSA).
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Governo: Tajani, preoccupato per futuro politico in Italia
Al settimanale Sette, Ue non può dire a Paesi chi devono votare