(ANSA) - BRUXELLES, 20 APR - "Non capiamo tutto l'entusiasmo
attorno alle parole di Frits Bolkestein, che avrebbe detto che
le spiagge non devono andare all'asta trattandosi di beni e non
di servizi: la Commissione Europea s'è già più volte chiaramente
pronunciata, affermando il contrario". Così l'eurodeputato
riminese Marco Affronte.
"Le concessioni demaniali sono un servizio, per cui sono
soggette alla direttiva. La Commissione lo ha messo nero su
bianco due anni fa nel rispondere ad una petizione del 2013. Più
chiaro di così è impossibile - afferma Affronte -. Suggerirei ai
colleghi Alberto Cirio di Forza Italia e Angelo Ciocca della
Lega, di evitare di perdere tempo con l'ennesima interrogazione
solo per far salire i propri indici di produttività: la
Commissione ha già risposto. E ha anche chiarito, in
quell'occasione, che 'spetta allo Stato membro trovare la
soluzione che consenta di tenere conto degli interessi in gioco,
nel pieno rispetto della direttiva servizi. La Commissione è
disposta ad avviare discussioni con le autorità italiane per
trovare una soluzione al problema'".
"Cosa che l'Italia, per la mancata volontà e l'incapacità di
governi che si sono succeduti nell'ultimo decennio, non ha
voluto mai fare, mancando l'opportunità per portare anche un po'
di aria fresca in un settore molto statico e alimentando solo
l'incertezza, con conseguente blocco degli investimenti. Faccio
poi notare - conclude l'eurodeputato - che un Commissario
Europeo, specialmente a dodici anni dai fatti, non ha alcun peso
specifico su quanto scritto. Verba volant, scripta manent".
(ANSA).
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Affronte (Verdi), su Bolkestein entusiasmo ingiustificato
Commissione Ue si è già espressa, spiagge sono un servizio