(ANSA) - BRUXELLES - La Commissione europea difende davanti al
Parlamento europeo la nomina blitz di Martin Selmayr.
L'ex braccio destro di Jean Claude Juncker, nominato
segretario generale della Commissione europea, ha tutte le
"qualifiche" e le "competenze per adempiere al suo compito",
insomma è "idoneo" e la "procedura giuridica seguita alla
lettera è stata corretta". Il Commissario europeo responsabile
per il personale, Guenther Oettinger è stato chiaro nella sua
audizione al parlamento europeo, in particolare quando ha
precisato che la nomina del burocrate tedesco è stata
"specializzata, qualificata" e che la Commissione l'ha adottata
"all'unanimità".
Il caso Selmayr continua a scuotere le istituzioni europee,
già al centro di polemiche e critiche per le procedure di
selezione giudicate da più parti poco trasparenti. Per oltre due
ore e mezza alla commissione controllo di bilancio
dell'Eurocamera, tra risatine, borbottii e qualche momento di
colore, Oettinger si è sottoposto ad un fuoco di fila di domande
degli europarlamentari che hanno suggerito di apportare
modifiche alle norme che stabiliscono le procedure di nomina dei
funzionari dell'Ue per "evitare situazioni analoghe in futuro",
mentre altri hanno sottolineato che le procedure "sembravano
sbagliate", nonostante fossero legali.
Oettinger ha poi annunciato che consegnerà ad una "cerchia
ristretta per tutelare la privacy i documenti sulla pratica", e
si è detto disponibile a "rivedere le procedure da seguire in
futuro con la creazione di una tavola rotonda".
Il Commissario Oettinger ha poi chiarito la presenza di Selmayr
al vertice dei Popolari europei prima che iniziasse il Consiglio
europeo la scorsa settimana. Il segretario generale, ha detto,
"era presente nel palazzo dove si teneva il summit ma era fuori
dalla porta", un po' "come fanno gli sherpa", anche perché quel
giorno "si doveva discutere di questioni importanti come i dazi
Usa e Selmayr come esperto in materia era presente".
Quindi ha rispedito al mittente le accuse di nepotismo e
clientelismo. "Non so di che partito sia" Selmayr, ha aggiunto,
ma "so che non è imparentato con Junker, è solo una sua persona
di fiducia", mentre sulle risposte dell'esecutivo comunitario
alle 134 domande che le erano state poste dagli europarlamentari
ha affermato che Selmayr ha "partecipato ad una parte delle
consultazioni, ma l'ha fatto per completare il contenuto, non
per influenzare il testo". Una risposta che ha suscitato qualche
risatina da parte degli eurodeputati e giornalisti presenti in
aula.
La vicenda Selmayr va avanti. La commissione Controllo di
Bilancio del Parlamento europeo stilerà le sue conclusioni in
una risoluzione che sarà votata alla plenaria di aprile a
Strasburgo.
Immediate le reazioni politiche. Il gruppo dei Socialisti e
democratici (S&D) al Parlamento europeo ha espresso la sua
"delusione per il metodo utilizzato sulla nomina di Martin
Selmayr" a segretario generale della Commissione europea.
"Ormai è chiaro a tutti che la scelta di Selmayr è stata una
nomina politica di Juncker. Vorremmo che Selmayr metta almeno
nero su bianco le sue dimissioni a partire dalla prossima
legislatura europea. Questo per garantire la possibilità alla
successiva Commissione europea di sostituire il Segretario
generale secondo una procedura più trasparente". Con
queste parole l'europarlamentare del Movimento 5 Stelle Marco
Valli si è rivolto al Commissario Oettinger durante l'audizione
pubblica. "Il caso Martin Selmayr è come una piece teatrale
attentamente scritta da Jean-Claude Juncker e dallo stesso
Martin Selmayr, un colpo di stato politico-amministrativo", ha
affermato in una nota il Gruppo Alde al Parlamento europeo.
(ANSA).
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Commissario Ue Oettinger, la nomina di Selmayr è corretta
Audizione al Pe, nuova tappa in saga sul braccio destro Juncker