(ANSA) - BRUXELLES, 10 OTT - Molte opportunità di lavoro per
i giovani, ma anche forti difficoltà nel raggiungere i ragazzi
scoraggiati che un impiego non lo cercano nemmeno. Luci e ombre
del programma Garanzia giovani sono stati al centro di una
tavola rotonda al Parlamento europeo organizzata
dall'eurodeputato Pd Brando Benifei, alla quale hanno
partecipato anche gli assessori regionali responsabili
dell'iniziativa Serena Angioli (Campania), Valentina Aprea
(Lombardia), Cristina Grieco (Toscana) e in videoconferenza
Giovanna Pentenero (Piemonte).
"Due sono gli elementi da sottolineare", il primo è che "nelle
zone con maggiore crescita e servizio per l'impiego più
efficienti c'è stato un vero impatto sui giovani", sottolinea
Benifei, il secondo è "l'azione riformatrice, che ha rafforzato
i servizi per l'impiego sfidandoli ad adattarsi a un programma
europeo ambizioso".
"Il nostro giudizio è positivo, più di 100mila giovani si sono
iscritti al programma in Regione Toscana", commenta Cristina
Grieco, assessore all'Istruzione della Toscana. "Molti ragazzi
si sono avvicinati al mercato del lavoro e, pur con modalità
diverse, oggi hanno un contratto", continua, per il futuro però
"dovremo andare a incidere sulle criticità con una 'caccia al
Neet'", cioè dei giovani inattivi "che si sono seduti sul
divano", e poi "fare politiche di integrazione vera per i
ragazzi rifugiati, richiedenti asilo e migranti".
"La Campania ha beneficiato ampiamente" di Garanzia giovani,
che è stata "un'opportunità per ridefinire e implementare una
politica attiva per il lavoro", spiega Serena Angioli, assessore
ai Fondi europei e politiche giovanili della regione Campania.
L'iniziativa "ci ha insegnato come mettere in moto un
potenziale giovanile" ma alcuni limiti sono ad esempio il fatto
che sia basata molto sulle "nuove tecnologie", e questo non
sempre serve "ad intercettare quelle frange di popolazione che
non sono nemmeno rilevate statisticamente", come i Neet.
"Siamo molto orgogliosi dei risultati raggiunti nella prima
fase di Garanzia giovani", durante la quale "abbiamo inserito
nel mercato del lavoro 93mila giovani e fatto assumere più di
50mila ragazzi", afferma Valentina Aprea, assessore
all'Istruzione di Regione Lombardia. "Volontà politica", la
creazione di una nuova "rete di 700 operatori accreditati
pubblici e privati", e "la libertà organizzativa" sono gli
elementi del successo lombardo secondo l'assessore, che
specifica: "abbiamo stressato i concetti d'inserimento
lavorativo e di velocità" nel trattare le pratiche, e "faremo la
stessa cosa anche nella seconda fase" del programma, "anche se i
finanziamenti sono diminuiti moltissimo".(ANSA).
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Lavoro: luci e ombre Garanzia giovani al centro convegno PE
Benifei(Pd),impatto in regioni più avanzate e su servizi impiego