(ANSA) - BRUXELLES, 12 OTT - "Condivido l'idea di Matteo
sulla sensazione che ci sia una sorta di stagnazione in Europa.
Ha ragione, non c'è progresso. E noi abbiamo bisogno di
progressi in tutti i campi. Capisco l'impazienza di un premier
molto europeista che vuole portare avanti la Ue. In generale
capisco la gente che vuole parlare di risultati concreti". Così
il presidente del Parlamento Ue Martin Schulz, in un'intervista
all'ANSA, commenta la posizione presa dal premier Renzi dopo il
vertice di Bratislava e ribadita oggi in vista del vertice.
Argomentando sul vertice di metà settembre, il presidente dal
Parlamento europeo osserva che Renzi "ha partecipato al vertice
ed ha il vantaggio di poter fare la valutazione con l'esperienza
diretta. Io l'ho visto da fuori e noto che i 27 hanno almeno
riconosciuto la necessità di stare insieme. Questo è l'aspetto
positivo. Non ho idea di cosa sia successo a porte chiuse. Noto
che Matteo, che ha una personalità schietta, non è stato
soddisfatto. Trovo positivo che Germania, Francia e Italia
abbiano provato a discutere le strategie post-Brexit, sui piani
di investimento, per le migrazioni e per l'intera lista delle
cose da fare. Condivido l'idea di Matteo, ma non sul fatto che
siano le elezioni in Francia o Germania a bloccare".
Chiederebbe a Hollande e Merkel di pensare meno alle loro
elezioni e di più all'Europa? "Hollande in diversi discorsi ha
fatto proposte lungimiranti per la Ue. Pensando all'incontro di
Ventotene, è un obiettivo raggiunto il fatto che i tre paesi
insieme portino avanti la Ue. Non vedo riluttanza, ma è chiaro
che il futuro della Ue giocherà un ruolo nel voto sia in
Germania sia in Francia".
Per quanto riguarda la situazione dei conti pubblici e le
richieste del Governo alla Commissione, Schulz ha detto che
"l'Italia affronta circostanze molto drammatiche, guardando al
terremoto e alle migrazioni. Ha bisogno della flessibilità.
Siamo nel processo del dibattito. E' presto per arrivare a
conclusioni. Capisco le richieste, ma anche che devono restare
nei limiti dei Trattati". "I tedeschi chiedono di applicare le
regole. L'Italia chiede soluzioni nell'ambito delle regole. E'
un dibattito normale", ha aggiunto il presidente, convinto anche
che la proposta-minaccia della Commissione europea di congelare
dal 2017 gli impegni di spesa dei fondi strutturali per Spagna e
Portogallo che non hanno rispettato gli obiettivi di deficit è
"contraddittoria" perché colpisce le regioni e non i governi che
hanno gestito i bilanci nazionali e "non ha senso".
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Schulz, capisco impazienza Renzi, Ue è ferma
'Italia ha bisogno di flessibilità nelle regole'