(ANSA) - BRUXELLES, 22 GIU - Il protocollo Italo-belga,
'braccia in cambio di carbone', firmato settant'anni, ci ricorda
oggi l'importanza di tutelare gli immigrati in Europa, lavorare
alla loro integrazione e alla loro sicurezza. E' il concetto
ribadito da più parti nel corso di un evento organizzato dalla
delegazione del Movimento 5 Stelle al Parlamento europeo, e in
particolare dall'eurodeputata Laura Agea, con la partecipazione
dell'Ambasciatore italiano a Bruxelles, Vincenzo Grassi, quello
belga presso l'Ue, Dirk Wouters, il direttore dell'Istituto
italiano di Cultura Paolo Grossi, la storica Anna Morelli,
l'eurodeputato socialista belga, ma di origini italiane, Marc
Tarabella e Lucia Vergaglia, consigliere M5s al Comune di
Orvieto. Presenti anche l'eurodeputato M5s David Borrelli e il
primo Vicepresidente del Parlamento europeo, Antonio Tajani.
"La storia degli Stati e dei popoli - ha esordito Laura Agea
- non è fatta solo dai grandi Trattati, ma anche dalle
situazioni reali, dalla vita delle persone. Oggi siamo qui per
ricordare la vita di tanti italiani venuti in Belgio e fare
tesoro della loro esperienza per rilanciare la coesione, la
collaborazione, un'idea che faccia da collante in modo da
lavorare assieme per costruire una nuova identità comune".
Nel corso dell'incontro è stato mostrato un breve estratto
del documentario "Dallo zolfo al carbone" dedicato alla storia
dei tanti minatori italiani che sono arrivati in Belgio in
seguito a quell'accordo, cancellato dopo la tragedia di
Marcinelle, di cui quest'anno cade il sessantesimo anniversario.
L'Ambasciatore Grassi ha sottolineato come quel Trattato e la
successiva catastrofe di Marcinelle abbia segnato anche la
storia dell'integrazione europea: "Quel protocollo fu il primo
accordo siglato dall'Italia repubblicana e segna lo scambio tra
un Paese che aveva bisogno di forza lavoro e un altro di materie
prime. Dieci anni dopo, la strage di Marcinelle, precede di poco
i Trattati di Roma e quel dramma fu uno stimolo per la Ceca, la
comunità per il carbone e acciaio, di occuparsi non solo di
mercati, ma anche di lavoro e sicurezza sul lavoro. Lo stesso
luogo della memoria è stato costruito con fondi Ue. Ma quella
vicenda - ha concluso l'Ambasciatore - ci ricorda che
l'immigrazione è lacerazione, dolore, ma anche riscoperta di
valori e di umanità capaci di fare da antidoto a processi
regressivi, all'idea di identità chiuse, di società e comunità
monolitiche e quindi pericolose". (ANSA).
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'Braccia per carbone', Pe ricorda 70mo trattato italo-belga
Agea(M5s),ricordo migranti italiani per rilanciare integrazione