Rubriche

M5s, abolire parità genere da linee guida bilancio Ue 2017

Pd all'attacco, a singhiozzo su diritti civili: M5s replica

Redazione Ansa

(ANSA) - BRUXELLES, 8 FEB - Due europarlamentari del Movimento Cinque stelle, Marco Zanni e Marco Valli hanno presentato un emendamento per cancellare la parità di genere dalle linee guida per il Bilancio dell'Unione Europea del 2017.

Un testo che andrà in votazione alla Plenaria di marzo. In particolare, i due esponenti grillini chiedono l'abolizione del paragrafo 17 che "ricorda che il gender mainstreaming (parità di genere) deve sostenere le politiche dell'Unione come principio orizzontale, e chiede che la Commissione metta in pratica il principio del gender mainstreaming nella preparazione della bozza di bilancio per il 2017". Un emendamento distinto ma dal contenuto identico è stato presentato dall'europarlamentare del Front National, Sophie Montel.

Una iniziativa che provoca la protesta del Pd. "Non è bastato il dietrofront del Movimento 5 Stelle in Italia, anche in Europa - attacca Daniele Viotti - sul tema dei diritti si procede a singhiozzo. "La mano sinistra - prosegue Viotti, che è copresidente del'Intergruppo Lgbti - non sa quello che fa quella destra: affermano sostegno ai diritti e, nel frattempo, vogliono cancellare la parità di genere dal bilancio UE 2017".

Critica anche la piddina Pina Picierno: "Da grillini a gamberi. Altro che passi in avanti, qui la retromarcia è clamorosa. I cinque stelle vogliono cancellare anni di lotte e bocciare la parità di genere dai principi per la stesura del bilancio europeo del 2017. È questa la rivoluzione tanto annunciata? Un ritorno al medioevo politico? Mi chiedo cosa pensano di questo atto le colleghe pentastellate". Critiche a cui replica una nota del gruppo grillino al Parlamento europeo: "Il Movimento Cinque stelle ha sempre votato a favore della parità di genere. Ma ritiene che questo tema non c'entri nulla con le linee guide del Bilancio Ue 2017. Marco Valli e Marco Zanni, titolari della Commissione Bilanci, svolgono un lavoro costante per ridurre sprechi e privilegi degli euroburocrati e per contenere il costo delle Istituzioni europee. In questo senso grande attenzione è stata prestata alle 'Linee guida per il bilancio dell'Unione Europea per il 2017', che devono individuare le soluzioni ai gravissimi problemi che il bilancio dell'Unione presenta da anni, come ad esempio i 20 miliardi di fatture non pagate alle imprese, gli altissimi costi della burocrazia, il recente aumento del 2.4% che si sono regalati funzionari e parlamentari, gli sprechi o le nuove ed efficienti politiche a sostegno del lavoro, delle PMI, del Made In". "Un paragrafo sulla parità di genere in questo provvedimento - conclude la nota - non ha alcun significato e non può tradursi in atti concreti, ma è utile solo come ipocrita specchietto per le allodole per nascondere i reali problemi dell'Unione". (ANSA).

Leggi l'articolo completo su ANSA.it