(ANSA) - BRUXELLES, 29 LUG - "Le decisioni del Canton Ticino
sono inaccettabili: porterò la questione davanti alla Corte di
Giustizia". Lo ha detto Lara Comi, europarlamentare di Forza
Italia e vice-presidente del gruppo Ppe, secondo cui "chiedere
ai frontalieri italiani che lavorano in Svizzera l'estratto del
casellario giudiziale e dei carichi penali pendenti è una
provocazione inaccettabile".
"Il Governo del Canton Ticino - prosegue Comi - deve tornare
sui suoi passi, è una questione di buon senso oltre che di
rispetto dell'Accordo europeo sulla libera circolazione delle
persone. L'ambasciatore svizzero Giancarlo Kessler, convocato
dalla Farnesina a Roma, si è detto d'accordo con l'Italia e ha
criticato la decisione ticinese che anche per le autorità
federali sarebbe incompatibile con l'accordo europeo. Ma questa
spiegazione non basta, non può finire così".
"Quell'accordo va fatto rispettare subito: non è un fatto che
dipenda dall'accordo tra governo federale svizzero e governo
ticinese. Sono quattro anni - prosegue Comi - che denuncio le
numerose discriminazioni che i nostri frontalieri subiscono in
Svizzera".
"Porterò nuovamente la questione complessiva al Parlamento
europeo, in Commissione e anche davanti alla Corte di Giustizia
qualora il problema non venisse risolto. Questa misura è
ingiusta e umiliante per il nostro Paese. Mogherini - conclude
l'europarlamentare azzurra - faccia sentire la sua voce e cerchi
di conquistare un risultato positivo per l'Italia". (ANSA).
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Italia-Svizzera: Comi (Fi), intervenga Corte di Giustizia
Contro decisioni Canton Ticino sui frontalieri