(ANSA) - BRUXELLES, 21 MAG - A Bruxelles si media con le
capitali. Si lima il testo. Ma sui criteri per la
ridistribuzione dei richiedenti protezione internazionale
intra-Ue, secondo un meccanismo temporaneo per situazioni di
emergenza, la Commissione europea tira dritto.
La trattativa "la potranno fare gli Stati membri al Consiglio
se vogliono", spiega Natasha Bertaud, portavoce dell'esecutivo
comunitario. Si rimanda così una delle discussioni più roventi
alla riunione dei ministri dell'Interno, del 15 giugno a
Lussemburgo.
Fonti vicine al dossier spiegano che è stato lo stesso Jean
Claude Juncker a dettare la linea. Malgrado le ostilità già
espresse da una decina di Paesi (la Gran Bretagna ha addirittura
varato un giro di vite interno) - e sul punto della chiave di
ripartizione è in particolare la Spagna ad insistere - il
presidente della Commissione va avanti e mira a strappare il
miglior risultato possibile. "Solo restando ambiziosi ci si può
riuscire" viene fatto osservare.
Nella proposta legislativa che arriverà sul tavolo del
collegio dei commissari, mercoledì 27 maggio, si troveranno
dunque gli stessi parametri contenuti nell'Agenda per
l'immigrazione e secondo la stessa combinazione: popolazione
(40%); Pil totale del 2013 (40%); numero di richieste di asilo e
di rifugiati reinsediati per milione di abitanti dal 2010 al
2014 (10%) e tasso di disoccupazione nel 2014 (10%). Ma le
percentuali di distribuzione dovranno essere ricalcolate, dato
che Italia e Grecia, Paesi particolarmente sotto pressione e per
questo beneficiari dell'iniziativa, saranno esentati.
Al collegio dei commissari arriverà invece un'altra "questione
politicamente molto sensibile", indicano altre fonti ben
informate. Si attenderà fino a quel momento per decidere il
numero complessivo delle persone che si prevede di spostare da
Italia e Grecia. Le cifre delle indiscrezioni hanno una forte
oscillazione: tra 20 e 50mila. "Meglio aspettare", consigliano.
Tra le nazionalità che la Commissione indicherà per i
trasferimenti all'interno dell'Ue, siriani ed eritrei ci saranno
di sicuro. Per determinare le provenienze si utilizzeranno
parametri precisi, così come verranno individuati specifici
criteri per le percentuali delle persone da spostare da Grecia e
Italia. (ANSA).
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Su criteri ridistribuzione Bruxelles tira dritto
Ma resta aperto confronto su quanti rifugiati ricollocare