(ANSA) - BRUXELLES, 16 APR - "I nostri telefoni cellulari
sono sporchi di sangue: nessuno lo sa, e chi lo sa, fa finta di
non saperlo". Lo denuncia Gianni Pittella, capo dell'eurogruppo
socialisti e democratici, che oggi, in una conferenza stampa, ha
chiesto che il Parlamento europeo approvi con urgenza la
tracciabilità obbligatoria dei minerali del Congo. Si tratta
delle materie prime necessarie all'industria degli smart phone,
gli Ipad e i computer, la cui estrazione senza regole foraggia
le bande militari che da anni portano avanti una delle tante
guerre dimenticate del Continente africano, con milioni di
morti, stupri e violenze ai danni della popolazione civile.
"Sappiamo bene che questi gruppi armati - attacca Pittella,
di ritorno da una missione in Congo - uccidono e violentano
senza pietà pur di avere il controllo totale di questi
giacimenti. Come ci ha detto il premio Sakharov, il ginecologo
congolese, Denis Mukwege, l'unica soluzione per spezzare questa
catena è rendere obbligatoria la tracciabilità di queste materie
prime, in modo da fermare lo sfruttamento e la guerra".
La Commissione Industria e Commercio del Parlamento europeo,
polemizza Pittella, ha votato contro questa proposta "per colpa
dei conservatori e dei liberali che con il loro no hanno
rappresentato gli interessi delle multinazionali, e non quello
della popolazione congolese". "Tuttavia - aggiunge - porremo la
questione alla sessione di Strasburgo di maggio e speriamo che
la plenaria possa ribaltare il voto in Commissione".
L'ex ministro, Cecile Kyenge (Pd), anche lei di ritorno da
Kinshasa, pone l'attenzione sulla fragilità della democrazia in
Congo: "l'Europa deve vigilare per assicurare la partecipazione
di tutti, tutelando la libertà di espressione. Di recente è
stata scoperta una fosse comune a Maluku: l'Ue - conclude - deve
chiedere un'inchiesta internazionale per fare piena luce
sull'episodio". (ANSA).
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Congo: Pittella, Pe approvi obbligo tracciabilità minerali
Europa spezzi catena tra proprietari miniere e bande armate